La saggistica

Pier Paolo Pasolini
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.Pasolini, di Angela Biancofiore, Edizioni Palumbo, Palermo 2003

L’autrice affronta l’insieme dell’opera pasoliniana, dalla produzione poetica ai romanzi, dal cinema alla pittura, dal teatro agli scritti giornalistici e teorici. La prima parte comprende uno studio sulla poesia in friulano, l’analisi dei primi romanzi e delle pagine autobiografiche, lo studio dei romanzi romani e la descrizione del percorso verso il linguaggio allegorico dell’ultima produzione romanzesca.
La trasformazione dello stile poetico dell’autore si sviluppa in rapporto alla sua evoluzione ideologica: dalle forme poetiche tradizionali fino alla trasgressione linguistica. Il poeta approda alla negazione stessa della scrittura poetica, poiché dichiara polemicamente che vuole ormai scrivere attraverso l’azione (Il poeta delle ceneri).
Lo studio riguarda anche gli scritti di critica letteraria e di critica d’arte che fanno trasparire il particolare sguardo di Pasolini sulle opere determinato dal suo duplice statuto di poeta e di critico. 
Il saggio prende in considerazione il teatro pasoliniano che si riferisce esplicitamente alla tragedia classica: nel Manifesto per un nuovo teatro, l’autore formula la sua concezione del teatro di parola che si oppone al teatro del gesto (Artaud) e della chiacchiera (teatro borghese). La questione della scrittura teatrale è strettamente legata al problema della lingua e della sua evoluzione nell’ambito della società italiana. 
Pasolini s’inventa un linguaggio cinematografico fondato sulle pitture degli artisti del Rinascimento italiano: la creazione cinematografica deriva da una contaminazione dei linguaggi artistici e soprattutto da una passione antropologica. Il suo cinema di poesia rivela l’intima relazione tra mito e storia.
Vengono analizzati nel volume i dipinti e i disegni di Pasolini, meno noti al grande pubblico: la sua espressione figurativa traduce, in un certo senso, il linguaggio poetico delle poesie friulane.
Attraverso i saggi sulla politica e la società, Pasolini critica le nozioni di sviluppo e progresso: la presenza dello scrittore nei dibattiti pubblici e nella stampa a larga diffusione trasforma la sua figura di intellettuale. A partire da diversi fenomeni sociali, lo scrittore giunge a cogliere le mutazioni interne di una società e pone l’accento sulla questione della distruzione di mondi culturali: al centro di tutta la sua produzione - letteraria, teorica e cinematografica - vi è una preoccupazione per la trasformazione dei valori culturali nell’ambito di una comunità definita.
Il saggio contiene una storia della ricezione dell’opera pasoliniana dal 1943 al 2003 e presenta un’antologia dei testi critici più significativi.
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, Università di Montpellier III
141 rue Alain Colas, 34070 Montpellier
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[Edizioni Palumbo, via Ricasoli, 59  -  90139 Palermo Italia tel. (0039)  - e-mail: ]
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..Pasolini, de Angela Biancofiore, Edizioni Palumbo, Palermo 2003

Cette monographie sur l’écrivain et cinéaste italien aborde l’ensemble de son œuvre, de la production poétique aux romans, du cinéma à la peinture, du théâtre aux écrits journalistiques et théoriques. La première partie contient une étude sur la poésie en frioulan, l’analyse des premiers romans et des pages autobiographiques,  l’étude des romans en dialecte romain et la description du parcours vers le langage allégorique de la dernière production romanesque (Teorema, La Divina Mimesis, Petrolio). 
La poésie en langue italienne de Pasolini est étudiée à partir de Le ceneri di Gramsci.  L’évolution du style de l’auteur se développe en relation avec son évolution idéologique : des formes poétiques traditionnelles jusqu’à la transgression linguistique. Le poète aboutit à la négation même de l’écriture poétique (« sarò poeta di cose »), car il déclare, de manière polémique, qu’il veut désormais écrire à travers l’action (Poeta delle ceneri). 
Le théâtre pasolinien est étroitement lié à la tragédie classique : dans son Manifesto per un nuovo teatro, l’auteur présente sa conception du théâtre de parole qui s’oppose au théâtre du geste (Artaud) et de la « chiacchera » (théâtre bourgeois). La question de l’écriture théâtrale est d’emblée mise en relation avec le problème de la langue et de son évolution au sein de la société italienne. 
L’essai concerne également les écrits de critique littéraire et de critique d’art : l’écrivain, par son double statut de créateur et de critique, acquiert un regard particulier sur les textes et sur les œuvres.
Pasolini invente un langage cinématographique fondé sur les peintures des artistes de la Renaissance : la création cinématographique pasolinienne dérive d’une contamination des langages artistiques et, surtout, d’une passion anthropologique. Son cinéma de poésie révèle l’intime relation entre le mythe et l’histoire.
Les peintures et les dessins de Pasolini, moins connus du grand public, sont analysés dans le volume : son expression figurative traduit, d’une certaine manière, le langage poétique des poèmes frioulans. Les premiers dessins représentent en effet l’univers paysan dans lequel a grandi l’écrivain.
A travers ses essais sur la politique et la société, Pasolini formule une critique des notions de développement et de progrès: l’écrivain fait une analyse lucide de la société italienne à partir des années 60 jusqu’à sa mort, survenue en 1975. Sa présence dans les débats publics et dans la presse à large diffusion transforme sa figure d’intellectuel : Pasolini ébauche un dialogue avec ses auditeurs, mais reste fondamentalement isolé à cause de son indépendance théorique et politique. A partir de différents phénomènes sociaux, l’écrivain arrive à saisir les mutations internes d’une société, et il attire l’attention sur la destruction de certains mondes culturels. Toute sa production, littéraire, théorique et artistique, exprime une préoccupation pour la transformation des valeurs culturelles.
La dernière partie de l’essai contient une histoire de la réception de l’œuvre de l’auteur de 1943 à 2003 et présente une anthologie des textes critiques les plus significatifs.
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, Università di Montpellier III
141 rue Alain Colas, 34070 Montpellier
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[Edizioni Palumbo, via Ricasoli, 59  -  90139 Palermo Italia tel. (0039)  - e-mail: ]
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