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TRIBUNALE PENALE DI ROMA
PROCESSO VERBALE DI DIBATTIMENTO
(art. 492, 496 Cod. proc. pen.)
L'anno millenovecentosessantatr? il giorno cinque del mese di marzo alle ore 17.15?
Il tribunale penale di Roma - Sezione IV?
Composto dai signori: Semeraro Giuseppe - Presidente, Testi Carlo e Bilardo Luigi - Giudici?
Coll'intervento del pubblico ministero rappresentato dal S. Procuratore Di Gennaro Giuseppe coll'assistenza del Cancelliere sottoscritto.?
Si ? adunato per trattare causa Penale, nella sala proiezioni dell'istituto Luce, in via S. Susanna, 17 - in prosieguo -?
CONTRO
Pasolini Pier Paolo libero - presente?
IMPUTATO?
come in atti?
Si d? atto che sono presenti i difensori dell'imputato, Avv.ti Giovannini e Berlingieri.?
A questo punto l'Avv. Berlingieri chiede che venga ammesso a teste il Sig. Bini Alfredo, produttore del film, perch? dica: se esista e quale sia il filone che accomuna i quattro episodi del film "Rogopag". Il PM non si oppone.?
Il tribunale, sentite le parti, ammette il teste Alfredo Bini, presente nella sala di proiezione.?
Il presidente, chiamato Bini Alfredo, lo invita a prestare giuramento prescritto negli articoli 142, 449, Cod. proc. pen., e all'uopo stando esso in piedi, gli d? lettura della seguente formula: "Consapevole della responsabilit? che col giuramento assumete davanti a Dio e agli uomini, giurate di dire tutta la verit? e null'altro che la verit?".?
Il teste pronuncia le parole: "lo giuro".
Quindi, richiesto delle sue generalit?, risponde:?
"Sono Bini Alfredo figlio di Alfredo, nato a Livorno, domiciliato a Roma, via di porta Lavernale 8".?
Poscia interrogato risponde:?
"Il film ? composto di quattro episodi. Il filo conduttore ? costituito dai diversi aspetti di uno stesso fenomeno, il condizionamento dell'uomo nel mondo moderno. Il primo regista, Rossellini, si occupava del condizionamento dell'uomo nei suoi rapporti con la donna; il secondo, Gregoretti, si occupava del condizionamento relativo alla tecnologia ; Godard prevedeva in un prossimo futuro piccolissimi fattori di degenarazione che avrebbero portato alla fine del mondo senza scosse; Pasolini si occupava della maggior parte degli uomini non ancora in tale stato di condizionamento".?
A d. della difesa r.:?
"Nell'espisodio di cui ? causa, ? stato preso l'ambiente cinematografico per satireggiare persone e situazioni, in cui, con la scusa della piet?, si accostavano senza piet? soggetti degni del massimo rispetto".?
A questo punto, ha inizio la proiezione della pellicola relativa alle scene cinematografiche incriminate.?
Al termine della proiezione, il Tribunale sentito il PM e i difensori dell'imputato, rinvia la causa in prosieguo all'udienza del giorno 7 marzo 1963, ore 10.?
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