Pier Paolo Pasolini
La poesia
Trasumanar e organizzar
La fascetta editoriale dell'edizione Garzanti 1971,
firmata da Pier Paolo Pasolini
Lo devo ammettere: i veri lettori di questo libro sono coloro che gli possono conferire una certa oggettivit? attraverso un interesse professionale. Ci?, ? vero, accade in Italia per tutti i libri di poesia: ma per questo, credo, in modo particolare, perch? almeno per la prima met? esso ? costituito da "documenti", o privati (a testimoniare una vita) o letterari (a testimoniare una evoluzione linguistica e intellettuale).
Tuttavia, per quanto privo di illusioni, continuo sempre a credere nell'esistenza almeno ideale di un lettore ingenuo, disposto a prendere come fatti obbiettivi e di consumo non ignobile, anche le cose pi? intime, stravaganti e personali. Cos?, ? a questo lettore che voglio specialmente dire che non dipende da me se Trasumanar e organizzar pu? gi? apparire, nell'aprile del 1971, leggermente anacronistico: le involuzioni sociali sono sempre traumatiche e perci? rapide.
E' vero che da quasi un anno ho cessato la collaborazione? a un rotocalco perch? era impubblicabile una mia osservazione riguardante uomini influenti, i quali si dichiaravano "equidistanti" dai gruppi sovversivi di destra e dai gruppi sovversivi di sinistra: e prevedevo dunque con questo che si sarebbe arrivati all'attuale situazione, in cui si ? costretti a ricordare il '19 se non addirittura il '22. La dichiarazione di equidistanza dai due corni estremi ? oggettivamente un appoggio al corno destro.
So bene poi che sono molto pochi i lettori che leggono interamente, dal principio alla fine, un libro di poesie: perci? indicherei, a chi avesse una scusabile fretta, le sezioni "Trasumanar e organizzar", "Charta (sporca)", "Poemi zoppicanti" e "Manifestar", come le pi? interessanti.
So anche che ci sono dei lettori che, di un libro di poesie, ne leggono solo una: in tal caso consiglierei "La poesia della tradizione".
Chi ? la persona che ha scritto questo libro? Non lo so bene. Comunque essa ? stata certamente guidata da una mezza dozzina di "principi" dettati da chiss? che istinto.
Il primo di questi principi ? stato quello di resistere contro ogni tentazione di letteratura-azione o letteratura-intervento: attraverso l'affermazione caparbia, e quasi solenne, dell'inutilit? della poesia.
Il secondo principio di tale persona ? stato quello di non temere l'attualit? (in nome di qualcos'altro che la vanifica, e in cui peraltro essa crede).
Il terzo principio ? stato quello di concedersi una certa libert? linguistica rasentante talvolta l'arbitrariet? e il gioco (cose in precedenza mai avvenute, perch? le sue mistificazioni furono sempre ingenue, appassionate e zelanti).
Il quarto principio ? stato quello di considerare fatale da parte sua la rassegnazione di fronte al persistere dell"oxymoron", o della "sineciosi" (vedi "Sineciosi della diaspora").
Il quinto principio ? consistito nella scoperta, quasi improvvisa, che la libert? ? "intollerabile" all'uomo (specialmente giovane), che si inventa mille obblighi e doveri per non viverla.
Il sesto principio (molto meno importante) ? consistito nel non voler fare di tutti i principi sopraddetti, e di una forma di fedelt? a se stessa, necessaria ad adempiersi, un contributo alla restaurazione.
Su tutto ? sempre prevalsa l'idea, disperata ma rassegnata, che la propria vita si fosse rimpicciolita: ma che comunque fosse aumentato il piacere di vivere, in ragione della materiale diminuzione del futuro.
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Struttura della raccola poetica e
una nota su Trasumanar e organizzar di
Massimiliano Valente
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Libro primo
DUE DOCUMENTI
Egli o tu
Richiesta di lavoro
POESIE SU COMMISSIONE
L'enigma di Pio XII
Mirmicolalia
Dutschke
Panagulis
Il mondo salvato dai ragazzini
Il mondo salvato dai ragazzini (continuazione e fine)
Preghiera su commissione
LA NASCITA DI UN NUOVO TIPO DI BUFFONE
La nascita di un nuovo buffone
Il Gracco
Proposito di scrivere una poesia intitolata
"I primi sei canti del Purgatorio"
Propositi di leggerezza
TRASUMANAR E ORGANIZZAR
Comunicato dell'Ansa (Propositi)
Comunicato dell'Ansa (Scelta stilistica)
Comunicato dell'Ansa (Ninetto)
Comunicato dell'Ansa (Un cane)
Trasumanar e organizzar
APPENDICE
I. Per i sentieri
La man che trema
Versi prima fatici e poi enfatici
Fertilizzanti
L'orecchiabile
Il piagnisteo di cui parlava Marx
II. Piccoli poemi poetici e personali
Uno dei tanti epiloghi
Un affetto e la vita
Libro secondo
CHARTA (SPORCA)
La strada delle puttane
L'ottobre del 1969
Charta (sporca)
Versi del testamento
POEMI ZOPPICANTI
Patmos
La raccolta dei cadaveri
La poesia della tradizione
LA RESTAURAZIONE DI SINISTRA
La restaurazione di sinistra
Ancora sulla restaurazione di sinistra
La restaurazione di sinistra (III)
La restaurazione di sinistra e chi
Comunicato dell'Ansa (Recife)
Appunti per un'arringa senza senso
Rifacimento dell'arringa
SINECIOSI DELLA DIASPORA
L'orfano di Von Spreti
Libro libero
Rifacimento di "Libro libero"
L'ortodossia
Sineciosi della diaspora
Verba?
Atene
Poema politico
Riassunto per un "Digest" del "Poema politico"
Appunto per uno sproloquio
La prevedenza
LA CITTA' SANTA
Timor di me?
Rifacimento
Il sovrano che non vuole avere compagno
La baia di Kingtown
MANIFESTAR
Rifacimento de "L'ortodossia"
Manifestar (appunti)
Gerarchia
L'anello
Rifacimento
Cose successe forse nel '20
Coda alle cose successe ecc.
La presenza
"Trasumanar e organizzar. Con questa espressione voglio dire che l'altra faccia della 'Trasumanizzazione' (la parola ? di Dante, in questa forma apocopata), ossia dell'ascesa spirituale, ? proprio l'organizzazione. [...] Ci sarebbe molto da dire sui popoli che, secondo noi, agiscono solo a livello pratico, pragmatico; sono sempre ascetici e profondamente religiosi." (1)
Trasumanar e organizzar appare presso l'editore Garzanti nel 1971 (raccogliendo poesie scritte tra il '65 e il '70) e porta la poesia pasoliniana a una estremizzazione senza precedenti. Cos? nel Comunicato dell'Ansa (p. 66) Pasolini spiega la sua scelta stilistica:
"Smetto di essere poeta originale, costa mancanza
di libert?: un sistema stilistico ? troppo esclusivo.
Adotto schemi letterari collaudati, per essere pi? libero.
Naturalmente per ragioni pratiche". (2)
L'abbandono dello schema "stilistico" ha un connotato polemico, e grazie a questo la poesia pasoliniana torna ad assumere gli aspetti stilistici utilizzati agli esordi, quando "per ragioni pratiche" cercava una funzione orale e immediata, come nei "Manifesti murali" del dopoguerra friulano. Questi manifesti si occupavano di cristianesimo e comunismo, di De Gasperi e di La Malfa, mentre Trasumanar e organizzar si occupa di Panagulis, di Kennedy, di Nixon, della restaurazione di sinistra e di un libro di Elsa Morante (Il mondo salvato dai ragazzini). Mutano quindi i riferimenti dell'attualit? ma non muta l'approccio stilistico del poeta. Dalla fuga dalla letteralit? si ricava un proprio tono, che paradossalmente si evince proprio dall'assenza di un tono. La poesia di Trasumanar e organizzar ? finalizzata alla discussione delle contraddizioni civili. Si cerca la reazione del lettore che convinca il poeta dell'efficacia della trasgressione e della contaminazione letteraria che viene sperimentata.
Pasolini abbandona le strutture stilistiche dei suoi libri precedenti, anzi esibisce noncuranza stilistica, e dimostra ottime doti di improvvisazione. I risultati sono oscillanti ma ? un rischio che Pasolini affronta consapevolmente.
Il tono polemico di Trasumanar e organizzar sar? usato da Pasolini nei celebri interventi polemici dell'ultimo periodo della sua vita.
(1) Pier Paolo Pasolini, Il sogno del centauro
(2) Pier Paolo Pasolini, Trasumanar e organizzar
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DA TRASUMANAR
E ORGANIZZAR
VEDI ANCHE

Gerarchia
una poesia "brasiliana"
della sezione
"manifestar"
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