Pier Paolo Pasolini
La vita
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Casarsa della Delizia.
Il toponimo, documentato dal 1182: "Casam arsam cum curte", significa "casa bruciata" e allude probabilmente a devastazione avvenute attorno all'anno Mille. Ma sono state le incursioni turchesche della fine del '400 a rivestire un significato particolare per Casarsa (in friulano: Ciasarsa).
Il paese, infatti, nel 1499 fu risparmiato, in circostanze che la devozione popolare ritenne miracolose, dalle orde ottomane e a tale episodio storico-devozionale si ispirò Pier Paolo Pasolini per l'opera teatrale I Turcs tal Friùl - che il poeta iniziò a scrivere nel maggio 1944 - rappresentazione epica del friuli contadino.
Casarsa, paese natale della madre, Susanna Colussi, è indissolubilmente legata alla figura e all'opera di Pier Paolo Pasolini. Qui egli dimorò per un lungo periodo, dal 1943 al gennaio 1950, gli anni della sua passione friulana: ideologica, artistica e sentimentale.
A Casarsa, durante la guerra, fece scuola ai ragazzi del luogo e diede poi vita, nella vicina Versuta, all'Academia di Lenga Furlana (letteralmente, "Piccola Accademia di Lingua Friulana"). Nella parlata casarsese Pasolini scrisse poesie di grande bellezza. Ventenne, dedicò alle fontane d'acqua del paese materno una lirica in tre versi, di straordinaria suggestione metaforica:
Fontana di aga dal me paìs / A no è aga pì fres'cia che tal me paìs / Fontana di rustic amòur.
[Fontana di acqua del mio paese. Non c'è acqua più fresca che nel mio paese. Fontana di rustico amore.]
La tomba del grande poeta si trova nel cimitero cittadino.
Dal punto di vista del patrimonio storico-artistico, si segnala a san Giovanni una Loggia trecentesca di buona fattura, mentre altre interessanti realtà sono rappresentate da alcune deliziose chiesette. La più conosciuta è la Chiesa di S.Croce (Glisiùt), la cui parte più antica risale al XV sec., che ospita nella zona absidale affreschi di Pomponio Amalteo.
Ancora più antica è la Chiesa di S. Antonio Abate, a Versuta, al cui interno, nella parte a destra, si possono ammirare affreschi del XIV sec., attribuibili a un artista della scuola di Vitale da Bologna, ed altri, nell'intradosso dell'arco e nella volta del coro, risalenti alla prima metà del XV sec.
Nell'abside della Chiesetta di S. Floriano, vi sono invece delle scene dipinte dal sanvitese Cristoforo Diana, un frescante del '500 di impronta amalteana, raffiguranti la vita di questo militare romano, un santo molto venerato in Austria (Sankt Florian).
A Casarsa infine vi è una delle più importanti cantine italiane per i processi di vinificazione e nell'ultima settimana di aprile si svolge qui, dal 1947, laSAGRA DEL VINO - Festa di Primavera, che attira ogni anno oltre 150.000 visitatori.
[Regione Friuli-Venezia Giulia - Pro-loco]
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SU VITA E MORTE
DI PIER PAOLO PASOLINI
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