La Roma di Pasolini

"Pagine corsare"
La Roma di Pasolini

"Il Pecetto" è ormai un pittore
Un pittore e poeta vive e lavora nel quartiere di Monteverde 
di Nicola Zaccagni
.

.
In via Ozanam 134 c’è il mondo di Silvio Parrello. Un piccolo studio racchiude tutta la vita, passato e presente, di questo pittore poeta. Le pareti raccontano di lui, e non potrebbe essere altrimenti nello studio di un pittore, ma a farlo non sono solo le sue tele. Fotografie, articoli di giornale, coppe vinte in un lontano passato da sportivo (ciclista, nuotatore e triatleta) e premi sono lì a ricordare il costante impegno in campo artistico di questo autentico “personaggio”. Vera memoria storica del quartiere, Siivio Parrello parla malvolentieri di sé, preferisce ricordare la vita di allora e le strade di Monteverde coperte di orti. “lo sono nato poeta, più che pittore”, esordisce e recita subito una poesia, una delle tante che ricorda a memoria. Ne ha scritte più di settecento, trattando ogni genere di tema; “spesso vado giù pesante”, ci confida in un innato accento romano, “altre volte scelgo argomenti più leggeri”. Questo però non spaventa le tante personalità, politiche e non, con le quali è in contatto: da Giulio Andreotti a Juan Carlos re di Spagna, dal Papa alla Regina Paola del Belgio.

Con quest’ultima, in particolare, ha istaurato un costante rapporto epistolare (a testimoniarlo una foto incorniciata della regina che troneggia sul suo scrittoio) che va avanti ormai da sette anni. “Le inviai una poesia dedicata ad una donna di Calabria e da allora, ogni mese e mezzo, risponde alle mie lettere”, dice Parrello senza nascondere l’orgoglio. Conserva con cura tutte le missive che ha ricevuto, ma ad una in particolare è maggiormente affezionato, quella inviatagli da Madre Teresa di Calcutta. “Non so spiegarmelo, ma dopo aver letto queste parole dipingo diversamente” dice, “uso i colori in modo nuovo”. 

Prese i pennelli in mano nel ‘69 e da allora ha approfondito diverse scuole, dalla tonale alla romana. 

Con il tempo è arrivato anche il successo, che Parrello sembra non amare particolarmente, con la nomina di “Accademico d’italia” nel ’78 ed una lunga serie di mostre, l’ultima alla galleria Remo Croce nel ‘97. 

La sua vita però rimane quella del quartiere. Ha tentato invano di costituire un circolo che riunisse tutti i pittori della zona ma “non è facile trattare con gli artisti”. 

I suoi ultimi lavori, una serie di tele su Pier Paolo Pasolini, verranno esposti nel suo studio proprio perché Parrello non è in cerca di clamore. Il soggetto di queste ultime tele gli è poi particolarmente caro. “Lo conoscevo Pasolini, abitava in via Fonteiana, all’87. 

Andavamo con gli altri ragazzi ai piloni, a ponte Marconi, a fare il bagno o a giocare a pallone” dice quasi commovendosi. Sì, perché lui era il ‘Pecetto’ e i ragazzi ai quali si riferisce erano proprio i ‘ragazzi di vita’ di Pier Paolo Pasolini.

* * *

SU SILVIO PARRELLO, RAGAZZI DI VITA E MONTEVERDE VEDI ANCHE:
contributi_parrello03_ragazzi.htm
contributi_espa.htm
contributi_parrello.htm
monteverde01.htm e pagine seguenti

 


INVITO ALLA LETTURA
BRANI DI PIER PAOLO PASOLINI


TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
A "PAGINE CORSARE"
DA OTTOBRE 1998





 


"Il Pecetto" è ormai un pittore, di Nicola Zaccagni

Vai alla pagina principale