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Notizie inoltrate da Francesco Pasqua . Torna la stele per P.P.P. nel luogo del delitto, l'Unit? 31 ottobre 2005 Una colonna spezzata come la vita di Pasolini, di Giulio Mancini, Il Messaggero 2 novembre 2005 Pasolini trent'anni dopo. La citt? di Roma chiede di riaprire il caso dichiarandosi "parte offesa", il Corriere della Sera, 3 novembre 2005 Pasolini, inaugurato monumento e parco all'Idroscalo, per gentile concessione dell'Agenzia OMNIROMA di Roma . ![]() Il rinnovato monumento all'Idroscalo di Ostia e il suo autore, Mario Rosati [VEDI ANCHE ALTRE FOTO DELL'EVENTO inviate da e pubblicate per gentile concessione dell?Agenzia di stampa OMNIROMA di Roma] del delitto Tra dune d?immondizia, uno spiazzo per la scultura di Mario Rosati l'Unit?, 31 ottobre 2005 ?Boh?
mai sentita?
e se pure fosse?
?. E si gira dall?altra parte, a rassettare i grappoli d?uva nella cassetta di legno impilata sopra le altre, all?interno di un vecchio camion aperto. Non se la ricorda nessuno, qui all?Idroscalo di Ostia, Maria Teresa Lollobrigida. Fu lei a ritrovare Pasolini quella mattina di trent?anni fa, steso ammazzato come un cristo di spalle e caduto. Fu lei - erano le sei e mezza, era uscita per scaricare i pacchi dalla macchina del marito - ad accostarsi a quella ?cosa?. La luce ? incerta. La donna dice: ?Hanno buttato un sacco di immondezza, questi sporcaccioni?. S?avvicina e a due passi dal sacco si mette a gridare, a far venire il marito Alfredo e il figlio Gianfranco: ?Qui ? pieno di sangue, c?? un morto?. Fu lei a piantare un paletto accanto al corpo ridotto ad un ammasso di ossa e stracci aggrumati di rosso pesto. E un piccolo vaso pieno di fiori appena strappati. Il ?primo? monumento al poeta. Non resta niente qui dei Lollobrigida. Due nomi sulle pagine dell?elenco che per? non c?entrano nulla con Maria Teresa e un continuo di ?chi?? - anche al municipio - come quelli ripetuti da Antonia sulla spianata, larga di pozzanghere, su cui s?affacciano ancora le baracche. Le baracche dell?Idroscalo. Quelle rimaste, l? in fondo. Perch? delle costruzioni di legno fradicio, per l?umido e il sale - quelle dei Lollobrigida e degli altri che nel ?75 stavano ammassate sul ciglio della strada dall?altro lato del campo di calcio dove fu parcheggiata l?Alfa Gt di Pasolini quell?ultima notte - non c?? pi? niente. ? proprio lui che alla fine arriva e slega il fildiferro e apre il mezzo cancello, si entra nello spiazzo che dava verso il campo di calcio. La Torre di San Michele non si vede pi?, per scovare il laghetto ti devi arrampicare sui mucchi di terra. Sono le dune riportate e posticce fatte con l?immondizia, che nascondono il mare. ?Lo rimetto qui, nello stesso punto ?ndo stava prima?. Un cerchio di tufi, il basamento del monumento nuovo a Pasolini. Nuovo e uguale. ?La scultura sar? la stessa, forma e tutto, - dice Rosati - solo stavolta di travertino?. Una colonna spezzata in cima come una vita, due uccelli in volo sospeso e, incastrato, un disco: ?C?era luna piena quando hanno ammazzato Pier Paolo. ? stata lei la sua ultima compagna?. Rosati e Pasolini. ?L?ho conosciuto a Torpignattara, ci veniva spesso? Accattone lo dovevo fare pure io, poi m?hanno chiamato militare e al posto mio ha preso Franco Marucci, un mio compagno di scuola, che ha fatto la parte di Amerigo? ?. ?Con Pier Paolo c?ho giocato a pallone, a biliardo? Poi non l?ho pi? visto? Me so? messo a lavor? a Fiumicino, meccanico specializzato. Stavo all?aeroporto la mattina che ho sentito la notizia alla radio. Ho smontato e so? venuto qui. Per terra ho raccolto un bottone, era suo? ?. Nell?80 Rosati scolpisce la stele, il primo dei tre monumenti che ricordano Pasolini a Ostia. All?inaugurazione c?? il sindaco Petroselli. Monumento sfregiato pi? volte, s?? detto. ?Chi? I fasci, sicuro. Ma non solo loro? E ogni volta lo rimettevo a posto, pure con una cooperativa di carcerati? ?. In mezzo a quella che diventava anno dopo anno una discarica, la stele di Pasolini rimaneva l?, magari spaccata a martellate, ma immobile al centro, come un occhio. Fuori adesso passano due macchine, vengono dalle baracche. Sono modelli che non si vedono da 15 anni. Sono dei vari Ramon, Ivan e Dimitri. ?Sono loro che qui dentro al cantiere fanno la muratura, albanesi, sudamericani e slavi, rumeni soprattutto. Nuovi proletari al sacrario di Pasolini?, taglia corto Mario. Poi si china e prende una lattina accartocciata: ?Sai quante ce ne trovi sotto ?ste dune fasulle, assieme a scarpe, bottiglie, copertoni?
?. Una colonna spezzata ![]() Cos? Mario Rosati, lo scultore che per primo ha onorato la memoria di Pier Paolo Pasolini nel luogo dove venne ritrovato cadavere, ha rielaborato la sua opera. Stavolta all?Idroscalo di Ostia il monumento ? in travertino, recintato e posto all?interno di un percorso di lastre di marmo, blocchi di tufo e vetri attraversati da luci, tutti con iscritte frasi del regista. L?immagine degradata proposta in diversi film non c?? pi?. Andr? ad arredare una scuola di Ostia.? Al suo posto l?assessore comunale alla Cultura Gianni Borgna ha voluto un parco della memoria. Realizzato in pochissimi giorni, ? stato inaugurato ieri nel mezzo di una inopportuna contestazione dei senzatetto contro il Campidoglio.? Amministratori, gente comune e telecamere ma non uno dei personaggi che animava il popolo di Pasolini. ?Dove sono gli intellettuali, i poeti?? ha letto ad alta voce Giorgio Iorio, fondatore del centro culturale ?Affabulazione? su indicazione venuta proprio da Pasolini, incontrato a pi? riprese nel 1974 a Nuova Ostia. ?Ho nostalgia degli analfabeti ha citato Iorio richiamandosi agli ?Scritti corsari? perch? avevano una certa grazia che oggi ? perduta grazie alla cultura borghese che porta sempre a corruzioni e impurezze?.? Il poeta nel 1974 fece una serie di reportage nelle bische, sulle strade, sui marciapiedi di Nuova Ostia. E affront? il Pci di allora con una affollata assemblea: ?Ho nostalgia delle periferie intese come dormitori, senza verde, senza servizi, senza autonomia. Di quelle periferie desolate che la cultura ufficiale ha distrutto omologandole. Ho nostalgia di quel bronx, di quella innominabile Nuova Ostia, di quella Piazza della vergogna nella quale era assicurata una vita propria, sostanzialmente libera anche nelle realt? pi? povere e addirittura miserabili?.? ?No, Pasolini - commenta Iorio - non sarebbe contento di questo nuovo volto di Ostia. In 30 anni ? cambiato tutto e in peggio. Persino nella delinquenza, nella quale riusciva a vedere un non so che di ideologico. La malavita era di sinistra perch? il malloppo era impiegato per grandi abbuffate. Oggi i banditi sono feroci, solitari, egoisti proprio come il resto della societ?. Pasolini trent'anni dopo Trent'anni fa, nella notte tra l'1 e il 2 novembre 1975, veniva ucciso Pier Paolo Pasolini. Il Comune di Roma per ricordare l'intellettuale friulano ha realizzato un nuovo monumento all'idroscalo di Ostia, nel luogo in cui venne trovato il suo cadavere, ridotto a un ammasso di ossa e sangue. La scultura che ricorda lo scrittore, collocata all'Idroscalo nel 1980, ? stata "rimessa a nuovo" e inserita in un piccolo parco. Citazioni delle opere del grande artista friuliano circondano il sentiero in pietra che conduce al monumento, mentre su alcune lastre di vertro affondate nel terreno sono riportate le produzioni del Pasolini scrittore, critico, regista e poeta.? Ma questa non ? la sola iniziativa con cui Roma rende omaggio a Pasolini. Per l'omicidio di Pier Paolo Pasolini esiste una verit? giudiziaria. Eppure, a tre decenni da quel delitto, natura e dinamica secondo molti non si ? ancora fatta piena luce. Ricordando Pasolini, oggi il presidente dell'Arcigay Roma, Fabrizio Marrazzo, ha sostenuto: "? stato ucciso perch? aveva messo in luce le contraddizioni e i conflitti del suo tempo, perch? era una voce scomoda. ? stato assassinato brutalmente perch? omosessuale". E ha sottolineato: "Per la comunit? gay la sua morte rappresenta ancora, a distanza di trenta anni, una ferita".? Intanto, dopo che anche la terza inchiesta sulla morte dello scrittore, aperta 6 mesi fa dopo un'intervista rilasciata da Pino Pelosi al programma Rai "Ombre sul giallo", ? stata archiviata, il Comune di Roma ha annunciato la sua intenzione di chiedere la riapertura delle indagini costituendosi come parte offesa. Secondo una ricostruzione delle indagini elaborata dal Campidoglio insieme all'avvocato Guido Calvi, gi? legale di parte civile ai tempi del primo processo a Pelosi, e pubblicata su "Micromega" con la firma dell'assessore alla Cultura, Gianni Borgna, e dello scrittore Carlo Lucarelli, Pier Paolo Pasolini non fu ucciso da Pino Pelosi la notte tra l'1 e il 2 novembre all'Idroscalo di Ostia. Quell'omicidio non sarebbe satato il gesto di difesa di un minorenne rispetto al tentativo di violenza del poeta, ma un agguato premeditato, con lo scopo di uccidere una voce scomoda nell'Italia degli anni '70. L'ipotesi formulata dal Comune, suffragata da diverse testimonianze inedite tra cui quella di Sergio Citti, verr? presentata alla Procura capitolina per chiedere la riapertura dell'inchiesta sull'assassinio di Pasolini. * * * [i documenti riportati qui di seguito sono pubblicati in "Pagine corsare" (OMNIROMA) Ostia, 1 novembre - A 30 anni di distanza dalla morte, Roma riconosce un nuovo tributo a Pier Paolo Pasolini all'Idroscalo di Ostia, nello stesso luogo in cui il poeta e regista venne ucciso nella notte tra l'1 e il 2 novembre del 1975. Questa mattina l'assessore alla cultura del Comune di Roma Gianni Borgna, con il presidente del XIII Municipio Davide Bordoni, il delegato del sindaco per il litorale Paolo Orneli e l'assessore all'ambiente della Regione Lazio Angelo Bonelli, ha inaugurato un monumento e un parco dedicato all'artista proprio all'Idroscalo.? L'area, all'interno dell'oasi naturalistica gestita dalla Lipu, ha una scultura creata dall'artista MarioRosati e alcune targhe ed iscrizioni che ricordano alcune opere letterarie e cinematografiche di Pasolini. "? questa una cerimonia semplice ma particolarmente toccante - ha detto Borgna - a 30 anni dall'uccisione di Pasolini. Vogliamo ancora sottolineare che quella vicenda non pu? essere rimossa dalla nostra storia. L'Italia deve pretendere la verit? sull'uccisione di Pasolini visto che nessuna vera inchiesta ? stata fatta. Si diede subito per buona una versione di comodo, pur troppo 'pasoliniana', con la conclusione del poeta omosessuale ucciso al termine di una lite. Ci? mentre Pino Pelosi (l'uomo arrestato per l'omicidio Pasolini, ndr) non aveva neppure una macchia di sangue sul suo abito bianco al momento dell'arresto, mentre Pasolini aveva numerose fratture ed era un grumo di sangue. ? chiaro che non si trattava di una semplice lite ma di un massacro preordinato. Oggi il reo confesso Pelosi ha ritrattato. ? giusto che si aprano nuovamente le indagini per arrivare a una verit? credibile". "Sono soddisfatto del percorso fatto con l'assessore Borgna per le tante iniziative portate avanti nel ricordo del grande artista. Ostia ? cambiata tantissimo rispetto a quella che aveva vissuto Pier Paolo Pasolini ed ora gli rende omaggio", ha detto il presidente del Municipio XIII Davide Bordoni.? "? una giornata molto importante. Ora nasce il parco dedicato a Pier Paolo Pasolini per il recupero della memoria e per il forte legame identitario con Ostia. Questo non ? solo il luogo dove ha trovato la morte", ha commentato il delegato del sindaco Veltroni per il litorale, Paolo Orneli. "Partir? tra alcuni mesi - ha continuato - il centro espositivo di arti moderne nell'ex deposito Atac, poi il centro di formazione professionale 'Pier Paolo Pasolini' e la casa delle culture nell'ex colonia Emanuele con uno stanziamento comunale di 2 milioni e 500 mila euro. Questi segni di rinascita culturale? della citt? devono passare attraverso un rinnovato legame con Ostia. Stanno per partire i lavori di pedonalizzazione di piazza Anco Marzio e spero che possa trovare una collocazione pi? centrale il monumento dedicato a Pier Paolo Pasolini".? L'assessore regionale all'ambiente Angelo Bonelli, oltre ad aver ricordato Pasolini, sottolineando come quello di questa mattina sia stato un 'momento importante', ha ricordato anche Sergio Citti, recentemente scomparso. (OMNIROMA) Ostia, 1 novembre - Poco dopo la morte di Pasolini, il 2 novembre 1975, lui era l?, all'Idroscalo, nel luogo dell'omicidio. ? Glauco Dalena, artista capitolino amico oltrech? del poeta anche di Sergio Citti. Dalena non ? voluto mancare oggi alla inaugurazione del parco e del monumento proprio dove esal? il suo ultimo respiro Pier Paolo Pasolini. "Per caso - racconta Dalena - quella mattina mi trovai a Ostia e un mio amico mi diede la notizia della morte di Pasolini. Ero in un bar sul lungomare".? "Sono arrivato subito sul luogo dell'omicidio - ha continuato l'artista - e mi ero accorto che in terra c'erano ancora alcune chiazze di sangue raggrumato. Erano una decina, miste ormai a sabbia, e molto grandi. Erano le 11. Il cadavere era gi? stato portato via. A me venne un'idea: fotografai le macchie, poi presi una paletta e le misi in una scatola. La mia idea era quella di esporle in modo tale che anche altri potessero vivere le mie stesse emozioni avute in quel momento. Questo mi spinse a portare il sangue ed esporlo alla fiera di Roma, in uno stand d'arte. Lo misi su uno sgabello e scrissi su un cartello: "oggi, 2 novembre 1975, Pasolini ? stato assassinato e questo ? il suo sangue". Mi misi da una parte per vedere che effetto facesse alla gente. C'era chi davanti a quelle chiazze di sangue faceva il segno della croce, c'era chi restava colpito, chi ci sputava sopra e chi ci spegneva le sigarette. Lo tenni l? per due giorni. Sono 30 anni che faccio il mea culpa: dopo, buttai quel sangue al vento". OMNIROMA) Roma, 1 novembre - La rabbia e la mitezza, l'umilt? e la spericolatezza, ma anche l'apporto culturale di Pier Paolo Pasolini rivivono nei tanti viaggi evocati dalla sua amica Dacia Maraini, nella tangibile emozione dello scrittore Enzo Siciliano e nel sostegno espresso dal filosofo Bernard Henry Levy alla ricerca della verit? sulla sua morte. L'assessore capitolino alla cultura Gianni Borgna ha fatto gli onori di casa al teatro Argentina dove si ? tenuta una tavola rotonda per ricordarel'intellettuale scomparso 30 anni fa, attraverso testimonianze di amici ma anche intellettuali stranieri. "Pasolini era un viaggiatore misterioso, dolcissimo e spericolato - racconta Dacia Maraini che lo accompagnava sempre nei viaggi di gruppo - alla ricerca dei set per i suoi film - Il viaggio pi? bello ? stato sicuramente quello in Africa per 'Orestiade Nera' perch? ? stata una continua ricerca del fumo: Pasolini cercava il fumo africano perch? significa presenza di case e, quindi, di vita". Si commuove Enzo Siciliano ricordando il suo ultimo incontro con l'intellettuale due giorni prima dell'uccisione e critica "l'enfatizzazione mediatica di queste giornate che mi restituiscono un Pasolini sfigurato. Ma Pasolini - continua Siciliano - resta sempre lui, con la sua indignazione, la sua dolcezza e la sua rabbia". Il filosofo Bernard Henry Levy, poi, definisce Pasolini "un grande esempio di pensiero filosofico per l' analisi dell'ideologia fascista, ma anche per la sua smitizzazione del proletariato e per la critica della religione laicista. Pasolini - ha concluso Levy -? ?, inoltre, quello che ha concretizzato il suo pensiero nella vita". Ha portato la sua testimonianza al teatro Argentina anche Walter Siti, curatore dell'opera omnia di Pasolini, che ha riflettuto sul rapporto dell'intellettuale tra desiderio e cultura: "Lui ha cercato di tenere uniti il desiderio e la cultura. La sua vicinanza alla sfera del desiderio lo portava a criticare il sapere ufficiale. Ma - aggiunge Siti - proprio il consumismo e l'omologazione che Pasolini criticava, hanno finito per snaturare lo stesso processo del desiderio che lui predicava. La vera sfida di oggi - ha concluso - ? fare i conti non solo con i suoi scritti ma con la sua persona. Penso che dovremmo capire su cosa poterci confrontare ancora con lui". Una delle ultime notizie (3 novembre) informa che l'assessore Gianni Borgna conferma che Pasolini fu ucciso in un agguato vero e proprio da Pino Pelosi in concorso con ignoti. L'esponente del Comune ribadisce quanto scritto da La Repubblica: "un pregiudicato legato alla Banda della Magliana ha confermato la versione di Citti" che parla di agguato. Borgna aggiunge che "quest'uomo ha un nome e vuole dire al pm ci? che sa sulla notte dell'omicidio" e conclude di attendersi la riapertura del caso. SI VEDA ANCHE, NEI CONTRIBUTI DEI VISITATORI: ? |
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