Il cinema

"Pagine corsare"
Cinema

Yemen: Sana'a
di Carla Reschia

Galleria di 11 foto di Sana'a, Yemen
da La Stampa, gennaio 2009

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Pasolini a Sana'a sul set de "Il fiore delle Mille e una notte"

[Qui di seguito, il testo di Carla Reschia che correda ciascuna delle immagini della galleria]

Bab al Yemen è la più famosa porta della città vecchia a Sana'a, la capitale dello Yemen che oggi, grazie ai restauri promossi dall'Unesco, ha ritrovato il suo splendore. Qui, nel 1970, quando il Paese era pressoché ignoto al mondo occidentale, il regista Pier Paolo Pasolini girò alcune scene del film Le mille e una notte. Colpito dalla bellezza decadente della città indirizzò un appello all'Unesco per la sua tutela sotto forma di un breve documentario, Le mura di Sana'a. L'appello fu accolto ed è anche grazie a lui se nel 1986 la città vecchia di Sana'a è stata dichiarata patrimonio dell'umanità. 

Le straordinarie architetture della città oggi sono state in gran parte recuperate. Con qualche strategica ed essenziale concessione alla modernità: gli scoli dei gabinetti, che un tempo scorrevano liberamente sulle pareti delle alte case, insudiciandole, oggi sono imbrigliati da prosaiche ma igieniche tubature.

La città vecchia è divisa da mura interne in tre quartieri - arabo, turco ed ebreo - che testimoniano l'antica vocazione a crocevia di commerci e culture. Oggi tuttavia gli ebrei yemeniti sono in gran parte emigrati in Israele e le poche comunità superstiti vivono sotto assedio in un Paese dove è forte la tentazione del fondamentalismo. 

I quartieri di Sana'a sono un intrico di vicoli e stradine che in alcuni punta ricorda il tessuto urbano di Venezia.

Improvvisi nel cuore della città si aprono grandi spazi ancora oggi coltivati a orto.

La città, benché sia diventata una meta turistica d'eccellenza, non ha perduto le sue tradizioni e la sua autenticità. Può capitare ancora, girando per il centro, di affacciarsi su piccolo frantoio di quartiere, azionato come mille anni fa da un paziente dormedario.

O in un forno dove le donne si recano ogni mattina a cuocere il pane per la giornata.

Le porte di Sana'a sono spesso piccole opere d'arte, con stipiti e battenti decorati con sapienza.

Chi ha visto Sana'a una ventina d'anni fa oggi stenta a riconoscere le mura: là dove erano rimasti mozziconi di terra battuta oggi svettano bastioni rinforzati in pietra. Una forzatura, secondo i più critici. Ma il colpo d'occhio è notevole.

Questo fino a 15 anni fa era il letto secco di un uadi, spesso ingombro di spazzatura e pronto a diventare un fiume turbinoso nella stagione delle pioggie. Oggi da qui passa la nuova circonvallazione di Sana'a.

Molto è cambiato ma il panorama dai tetti della città vecchia è ancora una visione da Mille e una notte.
 

VEDI ANCHE:
Le mura di Sana'a, scheda del film
Le mura di Sana'a, ovvero "Uomini siate non distruttori", di Loris Lepri
Yemen, Sana’a, Pasolini e… Prodi, l'appello di Pasolini all'Unesco
Album fotografico di "Pagine corsare"
Lo Yemen di Pasolini, due filmati: Le mura di Sana'a
Yemen, il paese delle meraviglie. Album fotografico di Marcos

 

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Yemen: Sana'a, di Carla Reschia

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