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Notizie Polemiche al Comune di Cremona Giovanni Borsella, docente di tedesco e cattolico militante, ha sollevato dubbi sulla proposta sostenendo in commissione che «con il pretesto di descrivere il male e un certo tipo di Italia, Pasolini ha fatto pubblicità al male e a quell' Italia». Borsella si è anche opposto all' idea originaria, quella di scolpire nella targa sulla casa che fu di Pasolini la seguente frase dello scrittore riguardante Cremona e tratta dal suo libro 'Romans': «Poco dopo avrei dovuto uscire anch'io, correre giù per la piccola e affollata via Baldesio, attraversare la piazza Duomo, svoltare per il corridoio tra la chiesa e il battistero (enormi, bruni), costeggiare l'abside, imboccare via 11 Febbraio al cui angolo c'era la mia casa, dura e lucida come il metallo».«Ho detto - ha spiegato - che giudicavo quella frase di notevole banalità mentre infinitamente meglio sono le parole su Cremona di Herman Hesse». Alla fine i commissari della toponomastica hanno adottato una soluzione di compromesso. Hanno lasciato perdere la citazione... È stata posta quindi una targa in marmo - quella che attualmente appare - sull'edificio all'angolo tra via Platina e via XI Febbraio, al n. civico 3, a ricordo del soggiorno a Cremona di Pier Paolo Pasolini; la scritta incisa sulla targa è la seguente: "Da questa casa dove terminò la sua infanzia dal 1933 al 1935 Pier Paolo Pasolini dispiegò la sua avventura artistica". |
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