...
|
|
|
I luoghi di Pasolini Pasolini insegnante a Versuta e Valvasone. Versuta, Valvasone, Casarsa, San Giovanni di Casarsa: sono i luoghi centrali della mitologia poetica di Pasolini e quelli dove sono nati i suoi pi? celebri versi friulani. Percorreremo qui di seguito alcune tappi dell'itinerario pasoliniano in queste localit?. Versuta I ragazzi di Versuta, in quei giorni difficili, non possono recarsi a lezione nei vicini paesi di San Giovanni e di San Vito. Pier Paolo e Susanna decidono presto di aprire una scuola. Pier Paolo user? come aula scolastica, con i pi? grandi, la stanzetta dove si svolge la quotidiana vita domestica, mentre Susanna con i pi? piccoli occupa una cantina al pianterreno. Non lontano dalla casa della famiglia Bazzana, in mezzo alla campagna, c?? uno di quei casolari - casel - utilizzati dai contadini come ricovero per gli attrezzi che, nelle belle giornate, diviene un?aula scolastica in cui Pier Paolo tiene lezione ai suoi allievi. Quando venne la bella stagione (erano gli ultimi di marzo: ho davanti agli occhi i peschi e i mandorli degli S. che reggevano il loro scarlatto e il loro candore sul verde appena visibile) andammo a far scuola in quel casello tra i campi [? ]. Era molto piccolo e ci si stava appena; ma spesso uscivamo sul prato e ci sedevamo sotto i due enormi pini sfiorati dal vento. Ora di quella stagione mi sembra tutto perfetto: anche i bombardamenti. [Nell'immagine sopra, il Casel dove Pasolini teneva le sue lezioni; qui sotto, il professor Pasolini con i suoi allievi; a seguire, bombardamenti a Casarsa]
![]()
Versuta ? una localit? del comune di Casarsa della Delizia, in provincia di Pordenone, a 3 km a sud-est del capoluogo.
Il nome Versuta (o Versutta) deriva dalla presenza del rio Versa, piccolo corso d'acqua che attraversa il borgo.? Monumento artistico di pregio a Versuta ? la chiesa di Sant'Antonio Abate [vedi immagine a sinistra e, sotto, due affreschi all'interno della chiesa], risalente al XIII secolo, che contiene al suo interno cicli di affreschi del XIV e della prima met? del XV secolo.? All'inizio del 1945 viene fondata a Versuta l'Academiuta di lenga furlana, per la valorizzazione della lingua e della cultura friulana, di cui lo stesso Pasolini fu tra i fondatori. ![]() ![]() * * * Valvasone Dal 1947 al 1949 Pasolini insegn? nella scuola media statale di Valvasone, sezione staccata delle medie di Pordenone. Il Preside De Zotti vide in lui un insegnante nato, lo chiamava ?maestro mirabile?, ?uno che sa tenere una partecipazione della classe mai vista, di aprirla allo sperimentalismo, ispirandosi alle idee di John Dewey?. Pasolini, oltre ad insegnare letteratura e grammatica, era anche l?allenatore della squadra di calcio. Andrea Zanzotto ricorda come coltivasse il giardinetto nel cortile della scuola, insegnasse i nomi latini delle piante, disegnasse cartelloni, inventasse favole, come quelle del mostro Userum, perch? i ragazzini potessero imparare le terminazioni dei sostantivi della seconda declinazione, us, er, um. Cos? descrissero il loro professore due studenti alcuni anni dopo aver lasciato la scuola media di Valvasone: Nel 1947, in prima media, arriv? un giovane professore di lettere, fece l?appello e si present?, si chiamava Pier Paolo Pasolini. Crediamo non fosse ricco perch? ogni giorno, col buono e col cattivo tempo, si faceva, con la bici, 12 chilometri di strada bianca per venire da Casarsa a Valvasone. Quella modesta bicicletta fu la sua fedele compagna per tutti e due gli anni che pass? con noi.?Di queste esperienze lascer? un Diario di un insegnante che comprende tra l?altro due gruppi di poesie, uno dedicato ai ragazzi della scuola di Versuta, e l?altro ai ragazzi della scuola di Valvasone, poesie che lui leggeva proprio a loro durante le lezioni. Dal Diario di un insegnante si pu? comprendere come Pasolini si preoccupasse degli aspetti pedagogici e didattici. Riflessioni, scoperte, preparazione delle lezioni, osservazioni sui ragazzi, poesie, racconti, miti per i suoi ragazzi, mai li chiamer? alunni o studenti. A loro, d?altra parte, chiedeva componimenti non solo in prosa. Dal Diario si pu? sintetizzare quanto segue:
. ![]() Pier Paolo Pasolini, Valvasone, 1941, olio su tavola Il centro storico di Valvasone ? organizzato intorno a due poli: il castello e il duomo. Il primo, del quale si sta conducendo a termine un lungo e complesso restauro, ha origini medievali ma si offre allo sguardo - una volta oltrepassata la torre di accesso a quella che era la prima cinta muraria - forme che risalgono in buona parte al sec. XVI. A questa facies esterna, piuttosto scabra e tale da porre in rilievo le strutture difensive, corrisponde un interno dalla ricca decorazione, fatta di affreschi, cantinelle dipinte e di stucchi, a cui non manca la pittoresca attrattiva di un teatrino del sec. XVIII. Pochi passi lungo le viuzze dalla pavimentazione in acciottolato sono sufficienti per sbucare nella raccolta piazza del duomo. Intitolata al Santissimo Corpo di Cristo, anche la chiesa presenta oggi un aspetto che non tradisce le sue reali origini: edificata nel sec. XV, essa venne infatti riplasmata secondo schemi neogotici fra Otto e Novecento. Ha invece conservato i caratteri originari, al suo interno, il prezioso organo costruito a Venezia nella bottega di V. Colombo (1532-1538), ornato dai dipinti del Pordenone e di Pomponio Amalteo, il quale nel 1549 subentr? al maestro che aveva anni prima avviato l'esecuzione delle grandi tele sulle portelle.? Prospiciente la chiesa, casa Fortuni riserva la sorpresa di un trompe l'oeil in stucco, mentre poco oltre, sulla facciata di un altro edificio, una Madonna col Bambino in trono fra i Santi Sebastiano e Rocco riferibile alla mano di Pietro da San Vito (inizi sec. XVI) si offre ad esempio delle altre numerose opere ad affresco esistenti sugli intonaci di Valvasone: dalle decorazioni geometriche di facciata ai pi? complessi inserti figurati (fra i quali di estremo interesse risultano i ritratti e le scene popolari da poco recuperati all'interno di palazzo Duilio Paribelli in piazza Mercato). Casarsa della Delizia?
L?esperienza casarsese si chiude all?inizio del 1950, quando Pier Paolo si trasferisce a Roma in compagnia della madre Susanna. Negli anni successivi, fino alla morte nel 1975, Pasolini far? sporadiche apparizioni a Casarsa, per trovare i parenti. Il 6 novembre 1975 Pier Paolo Pasolini far? definitivamente ritorno a Casarsa: il poeta riposa da allora nel piccolo cimitero della citt?.?
La casa materna (Casa Colussi), sita a Casarsa in via Guidalberto Pasolini, fu sede dell'Academiuta di Lenga Furlana (fondata da Pier Paolo con Bruno Bruni, Nico Naldini, Ermes e Ovidio Colussi, Fedele Girardo, Rico de Rocco, Virgilio Tramontin e Pina Kalz). Oggi l'edificio, restaurato dalla Provincia di Pordenone ? sede del Centro Studi Pier Paolo Pasolini. In detto centro si conservano opere letterarie tra cui i Quaderni Rossi e i manoscritti di Poesie a Casarsa, l?opera teatrale in friulano I Turcs tal Friul e, in generale, la complessa produzione poetica del periodo casarsese, di sicuro interesse per i molti studiosi e appassionati.?
La mostra del Centro Studi si completa con una sezione ricca di immagini fotografiche di Pasolini e della sua famiglia e un?altra sezione dedicata all?attivit? pedagogica e letteraria degli anni friulani con l?illustrazione dei principali luoghi del territorio locale che tanta parte hanno nelle liriche e nella prosa pasoliniana, come Versutta, la chiesa di Santa Croce, li Fondis, il cimitero di Casarsa, il Tagliamento e i paesi limitrofi.? ![]() VEDI ANCHE: Casarsa, Casa Colussi sul web Documentazioni nella Casa Colussi - Centro Studi Pasolini di Casarsa Il cimitero di Casarsa Immagini di Pasolini a Casarsa |
. |
|
|
|