Notizie

"Pagine corsare"
Notizie

Voglio un attore anche sconosciuto
che sia il sosia di Pier Paolo
di Mariella Radaelli
"Il Giorno", 13 marzo 2010


«Voglio un Pasolini che faccia paura alla gente, tanto gli assomiglia». Il regista romano Federico Bruno racconta in anticipo il suo film dedicato all’ultimo anno di vita del grande scrittore-regista, Pasolini, la verità nascosta. Fra una settimana verrà attivato il sito dedicato alla pellicola, pasolini-ilfilm.it, che darà agli aspiranti interpreti la possibilità d’iscriversi al casting. Selezioni in aprile, primo ciak in maggio, a Roma. Ma Pasolini, poi, verrà in realtà interpretato da Massimo Ranieri, al quale Bruno in un primo tempo aveva pensato per la impressionante somiglianza? O sarà un attore anche sconosciuto, che però sappia rendere con forza il carattere e il carisma di Pasolini?

La sceneggiatura è opera dello stesso Bruno, che si è documentato con grande accuratezza:«Ho compiuto ricerche per oltre un anno sugli ultimi mesi di Pasolini, da gennaio a quei drammatici primi di novembre, e ho raccolto molte testimonianze di intellettuali e non, che lo conobbero». Nel film, anche il furto del capitolo di Petrolio. Bruno lo pone addirittura come antefatto: «Nelle mie immagini, un’attrice farà la cugina di Pasolini che dalla casa all’Eur riceve una telefonata minacciosa e quindi, intimorita, non sporge denuncia. In realtà, negli
schedari dei carabinieri non c’è alcuna traccia di denuncia. Dopo l’uccisione di Pasolini, a Roma, c’era un clima di reale paranoia». 

Bruno sposa la tesi dell’agguato da parte dei Servizi segreti: non delitto omosessuale, ma delitto politico, mandanti nascosti. «Quel poveraccio di Pelosi fu una vittima, utilizzato ad arte perché corrispondeva nei tratti somatici ai tipi che piacevano a Pasolini, il classico ragazzo dai capelli ricci, dai lineamenti caravaggeschi di molti giovani delle borgate». Nel film reciterà di sicuro Bruno Ganz, nel ruolo di un anziano giornalista tedesco amico di Pasolini, Gideon Bachmann, che farà da cicerone, nei luoghi pasoliniani, a una ragazza.di Barcellona venute nei giorni nostri nella capitale per lavorare a una tesi sul cinema. Il film si compone infatti di due patti distinte, una a colori, legata alla contemporaneità, e una in bianco e nero, che fotografa 
«l’uomo attivo Pasolini, preso dai suoi molteplici interessi - come lo definisce Bruno -, 
l’intellettuale scomodo ai poteri forti e occulti di allora. Nonché le connessioni tra i Servizi segreti e la malavita». 

 

.






 

Voglio un attore anche sconosciuto che sia il sosia di Pier Paolo, di Mariella Radaelli

Vai alla pagina principale