Notizie

"Pagine corsare"
Notizie

"Siamo tutti in pericolo"
Nell’ambito della Settimana del licenziato in lingue moderne,
si è tenuta presso la Scuola di Lingue dell’Università Centrale di Caracas
la ‘ponenciacción’ dedicata al poeta italiano assassinato nel 1975
Barbara Meo Evoli, "La Voce d´Italia"  6 febbraio 2009
“Siamo tutti in pericolo”. Così aveva detto il poeta Pier Paolo Pasolini il primo novembre del 1975 poche ore prima di essere ucciso. E con questa frase si è aperto ieri lo spettacolo “Pasolini: la storia di un intellettuale perseguitato”, tenutosi presso la Scuola di lingue dell’Universidad Central de Venezuela a Caracas.

Lo spettacolo è stato organizzato dall’Ucv in collaborazione con il Centro culturale ‘Tina Modotti’ e il quotidiano La Voce d’Italia, con la partecipazione delle studentesse di italiano: Euli Oliver, Daniela Colmenares, Desirée Pallota, Carla Carapaica.

‘Tina Modotti’ è un centro indipendente con sede a Caracas che ha come finalità la promozione delle opere d’arte di giovani artisti venezolani e italiani, in entrambi i paesi, riferendosi ai circuiti di arte indipendente.

Le quattro studentesse-‘attrici’ della Facoltà di Lettere sono state invitate dal professore di cultura Antonio Bruni a partecipare allo spettacolo.

“La V Settimana del laureato in lingue moderne – spiega Bruni – è nata per dar risalto al corso in Lingue e per ampliare e approfondire il tema della cultura, che è infatti uno dei pilastri del corso. Prima – sottolinea il professore di Siena - esisteva solo la Settimana del laureto in Traduzione. Quest’anno la Settimana è dedicata al ‘Quadro europeo dell’insegnamento delle lingue straniere’ che ha l’obiettivo di livellare la didattica nei vari paesi. Visto che nell’Ucv si insegnano l’italiano, il francese, il portoghese, il tedesco e l’inglese, nelle varie conferenze proposte si valutano gli svantaggi e vantaggi dell’applicazione del Quadro in Venezuela. Io come professore di cultura italiana ho scelto di partecipare attivamente alla Settimana, visto che il mio compito è promuovere la cultura ‘a tutto tondo’”.

Lo spettacolo segue un iter molto particolare e, infatti, si definisce ‘ponenciacción’, ovvero consiste in una rappresentazione che unisce video, immagini statiche e recitazione dal vivo. La ‘ponenciacción’ prende spunto dal video-teatro degli anni ’70, e parte dal concetto che il linguaggio audiovisivo oggi parla al mondo meglio di qualsiasi altro linguaggio.

“Pasolini: la storia di un intellettuale perseguitato” è un percorso attraverso la vita dell’artista che tocca sia la sua vita personale, la politica, lui come scrittore e intellettuale. La prima immagine del video è quella estremamente cruda della morte del poeta. Con questa foto e le frasi che sono recitate subito dopo, gli ideatori della ‘ponenciacción’ hanno cercato di mostrare gli elementi artistici, politici e culturali che hanno fatto di Pasolini un intellettuale perseguitato fino ad arrivare a decretare la sua morte. Lo spettacolo consiste in un affresco, non solamente, della vita del grande intellettuale, ma anche dell’Italia dell’epoca, nel periodo che va dagli anni ’50 alla metà degli anni ’70, quando Pasolini è stato brutalmente ucciso.

* * *

La Voce d'Italia è un quotidiano venezuelano in lingua italiana al servizio alla comunità italiana del Venezuela. Il quotidiano bilingue (esce tutti i giorni tranne sabato e domenica) è nato per iniziativa di Gaetano Bafile, che ne è ancora direttore e proprietario. Bafile, ex partigiano abruzzese, era stato in Italia giornalista del Messaggero. Arrivò a Caracas grazie ad un premio giornalistico vinto e nel 1949 fondò un settimanale di lingua italiana "La Voce d'Italia" che è stato per decenni un punto di riferimento importante per la numerosa comunità italiana emigrata nel Venezuela. Il 25 gennaio 1999 il settimanale diviene quotidiano. Poco dopo il quotidiano sigla un accordo con il "Corriere della Sera" che in edizione teletrasmessa è stampato dalla tipografia di Bafile a Caracas e venduto abbinato a "La Voce d'Italia". L'iniziativa non ha successo, e così attualmente il quotidiano non è abbinato ad alcun altro quotidiano italiano. L'ultima iniziativa editoriale riguarda la possibilità di comprare assieme al giornale un dvd. Quest'ultimo contiene film italiani in lingua originale con sottotitoli in inglese. Direttore del giornale è Mauro Bafile, figlio del fondatore. Piero Armenti, collaboratore del settimanale "Panorama", si occupa delle notizie che riguardano la comunità italiana in Venezuela.

L'ex vice-direttore del quotidiano Mariza Bafile è stata eletta deputato al Parlamento Italiano nell'aprile 2006 nella Circoscrizione Estero Sud America. Si è candidata con l'Ulivo. È la prima cittadina italo-venezuelana ad entrare nel parlamento italiano. Non è stata riconfermata nel 2008, nonostante fosse capolista nel Pd.

"La Voce d'Italia" fa parte del Cogito (Consorzio Giornali Italiani Transoceanici). Usufruisce dei finanziamenti pubblici dell'editoria all'estero, dichiara una tiratura giornaliera di 10.000-12.000 copie. Il numero più venduto è quello del lunedì, con i risultati del campionato di calcio. Tra i temi più seguiti il problema dei sequestri ai danni di emigrati italiani. Dal 15 aprile 2008 la redazione ha aperto una sede di corrispondenza dall'isola di Margherita, affidata al giornalista Gennaro Buonocore. Altri giornalisti professionisti: Enrico De Simone, Romina Ialongo. Il giornale è legato alla generazione dei primi migranti, arrivati negli anni '50, che ora hanno abbondantemente superato i 60 anni, facendo prevedere una diminuzione delle vendite future, legate al decesso dei suoi lettori, i cui figli sono perfettamente integrati, quindi venezuelani poco interessati a un giornale dedicato agli immigrati.

 

.






 

Scuola di Lingue dell’Università Centrale di Caracas:
la ‘ponenciacción’ dedicata al poeta italiano assassinato nel 1975

Vai alla pagina principale