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Saggistica Pier Paolo Pasolini in Calabria "L'Ionio non ? mare nostro: spaventa. appena partito da Reggio - citt? estremamente drammatica e originale, di una angosciosa povert?, dove sui camion che passano per le lunghe vie parallele al mare si vedono scritte "Dio aiutaci"- mi stupiva la dolcezza, la mitezza, il nitore dei paesi sulla costa. Cos? circa fino a Porto Salvo.Estate 1959. Per la rivista "Successo", Pier Paolo Pasolini percorre la costa italiana al volante di un fiat millecento per realizzare "la lunga strada di sabbia", un ampio reportage sull?italia tra cambiamento e tradizione, vacanza borghese e residui di un dopoguerra difficile.? Le parole dello scrittore feriscono la sensibilit? di molti. Le parole dello scrittore non piacciono. Egli viene dipinto come un diffamatore in mala fede, il quale ha esposto "una montagna luoghi comuni anticalabri". La decisione scatena violenti polemiche. Al momento del conferimento del premio Pasolini ? invitato a parlare. "Sono felice di non avere vinto lo Strega o il Viareggio, perch? considero quello che mi avete dato come il pi? adeguato riconoscimento alla mia opera. i protagonisti del mio romanzo, anche se vivono nella capitale, fanno parte del Mezzogiorno d'italia, ed ? giusto che qui a Crotone, trovassero l' esatta comprensione, in una terra giovane, perch? nasce ora alla vita sociale, e in modo fresco, genuino, prende coscienza della sua forza, dei suoi bisogni". Una vita violenta diventa un atto di amore per tutte le periferie d'italia, Calabria compresa. Scrive Pasolini nella sua lettera dalla Calabria: "Anzitutto a Cutro, sia ben chiaro, prima di ogni ulteriore considerazione, il quaranta per cento della popolazione ? stata privata del diritto di voto perch? condannnata per furto: questo furto consiste poi nell'aver fatto legna nella tenuta del barone.Torner? pi? tardi Pasolini in Calabria nel 1964. Affermer? "il paesaggio calabrese si esalta, con i suoi meravigliosi contrasti naturali, in cui a dolci pendii si contrappongono violenti sbalzi rocciosi" ...e ancora... "In Calabria ? stato commesso il pi? grave dei delitti, di cui non risponder? mai nessuno: ? stata uccisa la speranza pura, quella un po? anarchica e infantile, di chi vivendo prima della storia, ha ancora tutta la storia davanti a s?". ? Vedi anche in "Pagine corsare" ? |
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