Notizie

"Pagine corsare"
Notizie

Letteratura in movimento:
Giovani intellettuali a confronto...
Biblioteca Municipale “Benedetto Croce”, Napoli, 21 gennaio 2009 
Report di

Che la data, 21 gennaio anniversario della fondazione di quel Partito Comunista con cui Pasolini seppe tessere una relazione insieme profonda e controversa, fosse propizia non c’erano dubbi. Che i relatori intervenuti ad animare la discussione, Marco Armiero, Marco Viscardi e Lucilla Fuiano, avrebbero offerto un contributo stimolante e vivace, ugualmente era prevedibile. Riempire tuttavia la sala della biblioteca municipale “Benedetto Croce” (Napoli), in un grigio pomeriggio di vento e di pioggia, su un tema, in fondo, non immediatamente leggibile, come quello dell’impegno civile della letteratura e della propensione critica e progressiva degli intellettuali, non era, dopo tutto, così scontato. E invece, alla fine, coordinato da Mario Coppeto, presidente della V Municipalità partenopea, l’evento si è compiuto e il dibattito è stato appassionante.

Certo, il ritardo di un’ora con cui si è cominciato non ha contribuito a rendere più accogliente la serata e senza dubbio qualche confusione l’ha pure generata l’idea di associare una discussione generale ad un oggetto molto specifico e molto parziale, come il nostro volume (G.Distefano, C.Gemei, G.Pisa “Cercando Pasolini… Trent’anni dopo”, La Città del Sole, Napoli 2006).

Ma forse, più o meno involontariamente, questa stessa incongruenza ha fornito una chiave di lettura all’iniziativa: la convergenza della tematica storica con quella letteraria e l’esemplarità di Pasolini come letterato (poeta, anzi: creatore della poesia civile di sinistra, in quanto tale, in Italia) “engagé”, come si sarebbe detto un tempo.

Basta ritornare alle relazioni di Marco Armiero e Marco Viscardi, rispettivamente sul portato della storia come chiave di ripercorrenza ed interpretazione dei fatti e del reale e sul senso delle lettere, “alte” e “basse”, nei grandi passaggi storici e nella permanente ambivalenza tra continuità e rottura, all’interno di quelli che, una volta e in fondo ancora adesso, sentiamo nominare come “passaggi di ciclo” o “passaggi di fase”.

Per non dire, poi, dell’intervento di Lucilla Fuiano, che non si è sottratta al compito di ricostruire un itinerario recente della letteratura della crisi e del movimento, dalla narrativa della precarietà alle esperienze dell’informale, del pulp e del (post-) punk.

Non c’è molto da aggiungere, in definitiva, se non una considerazione: non è sfuggito che “fil rouge” di tutta questa interlocuzione sia stato il rinvenimento (possibile) di una sorta di continuità tematica generale, in altre parole: una “grande narrazione” in divenire. Chissà Pasolini che ne avrebbe detto …

La storia, sullo sfondo del materialismo storico, come ciclicità delle permanenze e delle rotture, animate dalla lotta tra le classi antagoniste ed i grandi rivolgimenti del/nel modo di produzione dominante che agisce la configurazione della formazione economico-sociale (e la sua manifestazione giuridico-politica) nella quale siamo immersi.

La letteratura come individuazione e narrazione di un orizzonte di senso, nel suo tentativo, di volta in volta, di descrivere (sul piano del “basso”) o di evadere (sul piano dell’“alto”) la realtà: o, più semplicemente, come tentativo di associare alle cose le parole adatte a costruire una architettura semantica, una costruzione di valore, un’immagine critica del reale.

Cacciate dalla porta, rientrano dalla finestra: non sarà proprio la descrizione di scenari della trasformazione e “grandi narrazioni” il compito precipuo dell’intellettuale non rassegnato?

  

.


INVITO ALLA LETTURA
BRANI DI PIER PAOLO PASOLINI


TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
A "PAGINE CORSARE"
DA OTTOBRE 1998

 


Letteratura in movimento: Giovani intellettuali a confronto..., Report di Gianmarco Pisa

Vai alla pagina principale