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La Roma di Pasolini Monteverde: un museo a cielo aperto Grazie alla bravura e alla simpatia dell'archeologo Sandro Giuseppe Sardella, inizia il viaggio per Monteverde, e subito si scopre che in epoca romana era una zona molto chic, una sorta di centro storico: vi abitava infatti la stragrande maggioranza dei patrizi. La passeggiata notturna inizia da Porta di San Pancrazio, che divideva idealmente la città in area urbana e area campagnola.
C'è anche la casa dove è morto il compositore Goffredo Mameli. Imponente la Basilica di San Pancrazio, che avvolta nella notte acquista un forte senso mistico, bellissime anche le vigne, la colonna crucifera e le catacombe, attaccate a quelle di Calepodio. Grazie alla guida si scopre che Pancrazio era un fanciullino siriano che fu martirizzato nel terzo secolo d.C. perché non si convertì al paganesimo come voleva l'imperatore Diocleziano.
In via Algardi, Sardella ha spiegato la storia dei primi villini degli anni '20 e la nascita dell'ospedale San Camillo. E nel cuore di Monteverde impossibile non visitare Villa Pamphilj: immersa nel verde e nell'oscurità, ecco l'Arco Trionfale, viale Rozat e viale Laviron. Con grande entusiasmo dei visitatori, la serata si è protratta ancora un pò, con la visita di villa Spada e Villa Aurelia. Un giro intorno alle Mura Gianicolensi, e la passeggiata si conclude con il ritorno a Porta San Pancrazio. Un tour inaspettato, ricco di sorprese, a dimostrazione che Roma è una città dalla storia infinita e che in ogni suo angolo, è possibile ritrovare frammenti di avvenimenti, gesta e personaggi che l'hanno resa unica al mondo. |
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