"Pagine corsare"
I luoghi di Pasolini
Pietralata - La storia della borgata romana,
in un documentario realizzato
da Università e Arci
Claudia Russo, Liberazione 29 settembre 2006
Prodotto dal Dipartimento di Arti e Scienze dello Spettacolo dell’Università La Sapienza, “Il giro del pavone”, firmato dall’esordiente Andrea Pergolari, è un documentario di quaranta minuti che racconta la storia e l’attualità del quartiere romano di Pietralata. Girato in una settimana lo scorso agosto e presentato ieri sera con successo presso il Cineclub Caméra Stylo di Roma grazie alla collaborazione con il circolo Arci, il film si compone di immagini di repertorio e di spaccati di vita quotidiana. Il filmato si apre sul parco pubblico XXV aprile realizzato dal Pci di Pietralata nelle immagini d’epoca in bianco e nero e prosegue poi con le strade del quartiere di oggi, a colori e fatte di casette borghesi alternate a palazzoni popolari e qualche graffito sui muri.
Nata tra il 1932 e il 1940, la borgata di Pietralata è una delle zone più popolari di Roma. Cresciuta irregolarmente nel corso dei decenni, sul limitare della campagna romana di nord-est, zona d’incontro di contadini, operai, sfollati e disoccupati, ha subìto una stratificazione sociale che ha seguito le diverse ondate dello sviluppo economico italiano. Simbolo della resistenza romana alle retate dei nazifascisti durante gli ultimi anni della seconda guerra mondiale, è stata raccontata da Pasolini nell’epica sottoproletaria di “Ragazzi di vita” e “Una vita violenta” ed è tutt’ora uno dei pochi quartieri romani in cui si respira ancora lo spirito di borgata.
Ma a parlare, nel documentario, oltre ai luoghi sono gli abitanti del quartiere, che attraverso le testimonianze ne ricostruiscono il profilo e l’identità. Legato a Pasolini il ricordo di un intervistato che, davanti alla sua bancarella di frutta e verdura, parla del poeta friulano come di un appassionato calciatore innamorato della gente di borgata. «Un giorno il partito comunista a cui ero iscritto ha proposto di fare una squadra di calcio del partito - racconta l’uomo - si chiamava Albarossa. Durante il primo torneo abbiamo sfidato i vigili urbani che erano tutti altissimi e li abbiamo battuti 5 a 0. Il giorno dopo eravamo sul “Corriere dello sport” come coloro che, venuti dal nulla, avevano sconfitto i campioni laziali».
Il documentario racconta anche la storia dei continui allagamenti del quartiere dovuti al fatto che si trova al di sotto del livello dell’Aniene e conclude con alcuni riferimenti storico-politici di grande efficacia: «Pietralata è sempre stata una zona rossa - dicono alcuni abitanti - la chiamavano la Piccola Mosca e qui i fascisti non si azzardavano a mettere piede.»
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Immagini: Pasolini nella borgata di Pietralata durante i sopralluoghi prima di girare Accattone; il cortile di Casale Cervelletta a Pietralata.
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