Pier Paolo Pasolini - Il cinema
Il Decameron
L'ALLIEVO DI GIOTTO
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Messer Forese da Rabatta e l'allievo di Giotto
Avvenne, come spesso di state veggiamo avvenire, che una subita piova gli soprapprese; la quale essi, come pi? tosto poterono, fuggirono in casa d'un lavoratore amico e conoscente di ciascuno di loro. Ma dopo alquanto, non faccendo l'acqua alcuna vista di dover ristare, e costoro volendo essere il d? a Firenze, presi dal lavoratore in prestanza due mantellacci vecchi di romagnuolo e due cappelli tutti rosi dalla vecchiezza, per ci? che migliori non v'erano, cominciarono a camminare. [...] E messer Forese, cavalcando e ascoltando Giotto, il quale bellissimo favellatore era, cominci? a considerarlo e da lato e da capo e per tutto, e veggendo ogni cosa cos? disorrevole e cos? disparuto, senza avere a s? niuna considerazione, cominci? a ridere, e disse: - Giotto, a che ora venendo di qua allo 'ncontro di noi un forestiere che mai veduto non t'avesse, credi tu che egli credesse che tu fossi il miglior dipintor del mondo, come tu s?? A cui Giotto prestamente rispose: - Messere, credo, che egli il crederebbe allora che, guardando voi, egli crederebbe che voi sapeste l'abic?. |
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L'arrivo e l'entrata nella chiesa di Santa Chiara
L'allievo di Giotto ? davanti all parete bianca che deve affrescare
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Ora studia i cartoni...
... poi sale rapidamente la scala...
... riproduce i disegni dei cartoni, li dipinge, aiutato
dai garzoni che gli preparano i colori.
(segue)