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Contributi dei visitatori Senza parole
Ho pensato, subito, che non ci fosse nulla di particolarmente edificante, che Pelosi rimane il discreto venditore di se stesso che è sempre stato e poco altro. Poi ho saputo delle nuove, omertose, lacunose, vergognose rivelazione della vecchia ‘rana’ e mi sono un po’ arrabbiato: la, ancora nuova (a quale versione saremo arrivati?), storia di quella tragica notte del 2 novembre 1975, per la quale una macchina, con a bordo due amici di Pelosi di cui lui non fa i nomi e che seguivano l’Alfa di Pasolini con l’intento di derubarlo, è stata a sua volta, quasi casualmente, pedinata da un’altra con a bordo fascisti, oppure gente dei servizi o chissà chi, mi ha rivoltato per la sua inverosimile e patente falsità. E, a ritroso, ho cominciato a provare ribrezzo e sgomento per la partecipazione di Pino alla cerimonia dell’Idroscalo. Ma come? Le sue parole sono talmente inattendibili e doppie da non averlo ancora minimamente scagionato (senza dubbio non a livello processuale), è ‘de facto’ (lo so, contro ogni indicazione della più elementare ragionevolezza) l’unico omicida di Pasolini riconosciuto dalla giustizia italiana (sic), non ha mai ricevuto una pubblica riabilitazione dagli eredi di Pier Paolo né l’ha cercata, eppure è lì, a pavoneggiarsi, a raccontarci l’ennesima frottola. Non conta nulla che noi sappiamo, pur non avendone le prove, che lui non è stato l’(unico) omicida di Pier Paolo: egli è sicuramente l’unico che sa, e non ha neanche una volta parlato sinceramente. Personalmente, dubito che lo farà mai e ho paura che la verità ‘vera’ se la porterà nella tomba. Eccone alcuni stralci. Al principio […] mi ha aggredito il senso di colpa. Se ci fosse ancora Laura Betti, ho pensato, […] questo assurdo detestabile fatto di cronaca non sarebbe potuto accadere. Ma Laura non c’è più, non c’è più Enzo Siciliano, scomparso da anni Paolo Volponi […].Ecco. Ora mi sento anche un po’ in colpa di fare, comunque, parte di una società che tutto questo permette. |
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