Il banner contiene i collegamenti con i siti della Cineteca di Bologna e del Comune di Bologna. Vi č inoltre il collegamento sulla e-mail del Centro Studi Pasolini di Bologna.
L'Associazione
«Fondo Pier Paolo Pasolini» di Roma
Istituito e presieduto da Laura Betti - Informazioni storiche
[1979-2004]

.
Pier Paolo Pasolini è il maggior poeta italiano della seconda metà del secolo. Un poeta non vale più di un altro. Ma Pasolini ha scritto più cose e più importanti degli altri.
Pier Paolo Pasolini si è trovato a vivere in un periodo disastroso della storia d’Italia, cioè nel momento di una catastrofe senza pari, dopo una disfatta militare, con due eserciti che si combattevano, sul suo suolo. Nello stesso tempo, la rivoluzione industriale attirava nelle città milioni di uomini che provenivano da quella civiltà contadina che Pasolini amava e in cui affondava le radici la sua poesia. Ho qui alluso a due dei temi principali della poesia di Pasolini: il pianto sulla patria devastata, prostrata, avvilita e la nostalgia della civiltà contadina.
Tutto questo e molte altre cose ancora, Pasolini, non le ha dette soltanto nella poesia ma anche nel romanzo e nel cinema. Anzi subito dopo il poeta, e prima del romanziere bisogna mettere per l’altezza delle ambizioni e la positività dei risultati la sua attività di cineasta.
Nel cinema, coi mezzi del cinema, Pasolini ha tradotto in immagini quella sua visione vorremmo dire medievale che gli veniva dalle profondità della pittura e della narrativa italiana delle origini.
Anche quando, come per esempio nel suo primo film Accattone parlava di cose attuali, lo stile del suo raccontare echeggiava i moduli della novellistica e dell’affresco italiani del due e trecento. Non parliamo soltanto dei film in cui Pasolini ha cercato, con straordinario successo, di tradurre in linguaggio cinematografico racconti di Boccaccio, di Chaucer e delle Mille e una notte nonché il Vangelo secondo Matteo; ma anche oltre al già citato Accattone, di Porcile, Mamma Roma, La ricotta, Edipo Re, Uccellacci e uccellini, Teorema, Salò o le 120 giornate di Sodoma.
In questi film, la maniera ruvida e monumentale del raccontare si giova di richiami e innesti di grandi registi affini, da Eisenstein a Mizoguchi e conviene meravigliosamente ai temi solenni che Pasolini affronta via via: l’amore, la morte, la redenzione, la rivoluzione, l’ideologia, il mito e il miracolo.
.
ALBERTO MORAVIA, 1990
Presidente dell ‘Associazione «Fondo Pier Paolo Pasolini»
.
.
.
.
[tratto da: Associazione "Fondo Pier Paolo Pasolini", Pier Paolo Pasolini. Una vita futura, Roma 1994]
.

* * *

.
Associazione «Fondo Pier Paolo Pasolini»
[notizie 2001] .
«Non si celebrano i poeti, ma occorre leggerli e ascoltarli, o anche guardarli quando,
come nel caso di Pasolini, essi si esprimono in forma figurativa. (…)
Il Fondo Pasolini si propone (…) di riuscire a descrivere l’estensione e la coerenza di un’opera
che appare sempre più inquietante e viva,
sempre meno “omologabile” e ancor meno “etichettabile”»
.
LAURA BETTI, 1985
Nel 1979 si costituisce presso l’Istituto Gramsci di Roma - direttore Franco Ferri - un fondo di documentazione bibliografica, emerografica, epistolare, giudiziaria, comprendente inediti, dattiloscritti e manoscritti originali o in fotocopia, relativi a Pier Paolo Pasolini. Parte dei materiali erano dovuti all’iniziativa del Comitato Promotore per il volume Pasolini: cronaca giudiziaria, persecuzione, morte, a cura di Laura Betti, edito da Garzanti nel 1977 (e successivamente in Francia da Seghers), i cui diritti d’autore, integrati da donazioni di case editrici quali Editori Riuniti, Garzanti, Einaudi, e di privati, concorsero a sostenere le prime attività culturali del “Fondo”.

Nel gennaio 1983, il “Fondo Pier Paolo Pasolini”, pur rimanendo ospite dell’Istituto Gramsci, diventa autonomo e si costituisce in Associazione. Il presidente era Alberto Moravia, attualmente [2001] Enzo Siciliano, e Laura Betti il direttore, tuttora in carica [2001]. Negli anni successivi, cambia la sede dell’Associazione.

Nel frattempo viene perfezionato e arricchito l’archivio che raccoglie la totalità dell’opera di Pier Paolo Pasolini, oltre ai testi letterari, anche i film, le interviste audiovisive, le registrazioni audio di interviste, conferenze e dibattiti, i dischi, i dipinti e l’opera grafica, nonché i volumi, i saggi, gli articoli pubblicati sulla sua opera e la sua vita.

«Il vero atto di nascita dell’Associazione ha avuto luogo a Parigi, per la manifestazione del 1984, con il Festival d’Automne, la Maison du Monde et des Cultures, la Sorbona e altri partner. Anche se era organizzata molto bene, ho preso coscienza allora della cattiva qualità delle copie e mi sono detta: perché fare delle retrospettive in queste condizioni? Non si mostra al pubblico un’opera in uno stato degradato: i colori non sono più gli stessi, il bianco e nero neanche, non somiglia più a ciò che ha voluto l’autore. (…) L’impresa ha potuto nascere grazie ad una collaborazione molto forte, per due anni, con l’Ente Autonomo Gestione Cinema, istituzione diretta da Vittorio Giacci, e grazie al patronato del Ministero del Turismo e dello Spettacolo. (…) Abbiamo concepito e realizzato il progetto di restaurare i film e di sottotitolarli in francese, inglese e spagnolo; e di ritrovare tutte le interviste audiovisive di Pasolini, i suoi inediti, di realizzare un catalogo, una mostra». (dall’intervista a Laura Betti La boîte et le sofa, a cura di Serge Toubiana, 1989).

L’attività del “Fondo Pier Paolo Pasolini” si estende su numerosi piani, dalle rassegne multimediali in Italia e all’Estero, alle consulenze per attività culturali di terzi sull’opera del poeta, alla cura dei frequentatori dell’archivio che ricevono un’assistenza specializzata, alla collaborazione, consulenza e curatela dei volumi di studio e dei cataloghi che si stampano in Italia e all’Estero.

Nel 1980 vengono istituiti il Premio “Tesi di Laurea”, e il Premio “Pasolini di poesia”, nel 1982 vi si aggiunge il “Premio speciale delle giurie”, che vengono assegnati annualmente da una giuria riunita dal Fondo.

Nel maggio del 1987 venne affidato all’Associazione “Fondo Pier Paolo Pasolini” il compito di ideare e realizzare il “Progetto Pier Paolo Pasolini: un cinema di poesia”, promosso dall’E.A.G.C. – Ente Autonomo Gestione Cinema, Vittorio Giacci, con il patrocinio del Ministero del Turismo e dello Spettacolo. La finalizzazione è il recupero, restauro, conservazione e diffusione all’estero dell’opera cinematografica di Pier Paolo Pasolini”.

Nell’ambito del XLIII Festival di Cannes 1990, la giuria del “Premio Roberto Rossellini” ha voluto riconoscere “l’esemplare lavoro svolto da Laura Betti e dal Fondo  Pasolini per la tutela dell’opera di Pier Paolo Pasolini”.

Il 4 dicembre 1991 viene inaugurato a Valenciennes l’“Espace Pier Paolo Pasolini”, creato dal poeta autore e regista teatrale Philippe Asselin, “una prima antenna del Fondo Pasolini in Francia”. Secondo le parole di Laura Betti, «tutto ciò è nella linea di quel che Pasolini chiamava “fare cultura”. In Italia non sarebbe possibile. Perché in Italia c’è troppo rumore».

Nel 2001, con la documentazione audiovisiva del “Fondo”, Laura Betti realizza il film di montaggio Pier Paolo Pasolini e la ragione di un sogno.


* * *

.
Associazione «Fondo Pier Paolo Pasolini»
[notizie 2003 - dal sito Internet del Parlamento italiano]
L'Associazione "Fondo Pier Paolo Pasolini" è stata giuridicamente costituita il 31 gennaio 1983; ha per fine la conservazione del materiale documentario dell'attività letteraria, artistica, cinematografica e civile di Pier Paolo Pasolini, e la promozione di iniziative che ne studino, interpretino e approfondiscano l'opera. Fanno parte del patrimonio dell'Associazione il fondo di documentazione bibliografica, emerografica, filmografica, epistolare e giudiziaria oltre alle varie opere audiovisive di e su Pier Paolo Pasolini. L'Associazione ha finora svolto in Italia e soprattutto all'estero una vastissima attività culturale, in attuazione delle proprie finalità statutarie, in particolare per:
a) incrementare la documentazione relativa all'opera del grande intellettuale italiano, depositata e raccolta già dal 1979;
b) promuovere annualmente premi per le migliori tesi di laurea su Pasolini e per opere e iniziative conformi alle finalità del Fondo;
c) promuovere ricerche originali e pubblicazioni di carattere documentario e critico relative alla vita e all'opera di Pasolini e alla sua presenza nella cultura italiana e internazionale;
d) curare la raccolta e la pubblicazione di opere inedite di Pier Paolo Pasolini in ogni parte del mondo;
e) istituire un centro culturale per ricordare con scritti, conferenze e convegni l'opera, la memoria e la produzione artistica dello scrittore scomparso.
L'archivio del "Fondo Pier Paolo Pasolini" comprende, oltre all'opera di pittura, la totalità dell'opera scritta, parlata e filmata in periodici, volumi, quotidiani, film, cassette, audiovisivi, registrazioni radiofoniche, quadri, e disegni.

L'archivio comprende inoltre:

a) una vasta bibliografia critica, costantemente aggiornata mediante ricercatori esterni e collegamenti con testate giornalistiche e case editrici;
b) testi su Pier Paolo Pasolini (saggi, studi, articoli di cronaca, interviste, dichiarazioni, inchieste) raccolti e conservati in sessanta contenitori, per un totale complessivo di circa ventimila ritagli;
c) circa settecentocinquanta volumi di e su Pasolini, scritti da vari autori dal 1950 ad oggi; tesi di laurea discusse in università italiane e straniere dall'anno accademico 1977-1978 all'anno accademico in corso per un totale di circa centocinquanta lavori schedati per argomento;
d) poesie, saggi, studi, testimonianze di collaboratori di Pasolini, romanzi, opere teatrali, sceneggiature e testi di vario genere ispirati e dedicati alla figura ed all'opera dello scrittore;
e) novanta dossier ordinati in fascicoli relativi alle iniziative culturali del "Fondo" ispirate a Pasolini in Italia e all'estero, dal 1979 ad oggi. In essi sono raccolti cataloghi, manifesti, rassegne stampa e varie;
f) una fototeca organizzata consistente in tremila stampe e quattromiladuecento negativi e lastre. Tale documentazione fotografica riguarda l'attività culturale e la vita privata e pubblica dello scrittore;
g) una discoteca con LP e CD contenenti registrazioni della voce di Pasolini, canzoni da lui scritte, opere musicali a lui dedicate; una nastroteca con circa trenta ampex e 180 cassette comprendenti programmi radiofonici di e su Pasolini, registrazioni di convegni a lui dedicati.
Di recente il "Fondo" ha provveduto all'acquisto e al restauro dell'intera opera cinematografica di Pasolini in master da un pollice per la conservazione e relative cassette sottotitolate in due lingue: italiano e francese. L'archivio è aperto al pubblico. Frequenti sono le richieste di proiezione anche da parte di scuole italiane ed estere. Dall'inizio del 1989 un professore universitario di chiara fama è stato designato quale curatore ufficiale dell'archivio.

Dal 1984, grazie ad un accordo con la Garzanti Spa in funzione di stampatore e distributore, il "Fondo" è divenuto editore, facendo, tra l'altro, nascere la collana "Quaderni Pier Paolo Pasolini" che si propone di seguire le indicazioni culturali di Pier Paolo Pasolini nelle diverse espressioni della vita civile, culturale ed artistica. Ad oggi numerosi sono i volumi già editi dal Fondo ma ora si è in attesa di risorse per riprendere questa iniziativa. Le future attività del "Fondo" e, in particolare, quelle previste per il prossimo triennio sono pregiudicate dalla esiguità dei finanziamenti disponibili. Si tratta in particolare di sviluppare le pubblicazioni di cui il "Fondo" è editore passando da due a tre volumi all'anno; di essere presenti nelle grandi manifestazioni che in Italia e all'estero si svolgono periodicamente sulla cinematografia pasoliniana a cui, sempre in collaborazione con le università locali, si affiancano seminari, mostre e spettacoli (Houston, Praga, Mosca, Buenos Aires, Madrid, Siviglia, Milano, Torino, New Mexico e Norvegia). Si prevede inoltre di completare i lavori, già iniziati, di allestimento del catalogo generale dall'archivio del "Fondo Pier Paolo Pasolini".

Si tratta con tutta evidenza di un complesso di iniziative e di attività, prive al momento di un adeguato finanziamento, che corrispondono alle richieste e alle attese di semplici cittadini e di studiosi italiani e stranieri, e che necessitano di un intervento e di un sostegno dello Stato.

I riferimenti del Fondo sono i seguenti: Fondo Pier Paolo Pasolini, via Donizetti 7b, 00100 Roma - tel: 06-6873363 fax:6896856 - La sede del Fondo è aperta al pubblico nei giorni feriali dalle 9,30 alle 14,30. È possibile la consultazione di tutto il materiale custodito  o la visione in loco, ma non il noleggio

[N.B.Le caratteristiche del Fondo Pasolini sopra riportate sono tratte dal testo della proposta di Legge 16 maggio 1997 di iniziativa dei deputati Bracco, Furio Colombo, Griffignani, Petrella, Melandri, Corsini, Vignali, Sica, Soave, Acciarini, Capitelli, Dedoni, Mauro per la concessione di un contributo straordinario al Fondo stesso (sito Internet del Parlamento italiano). Nel novembre 2003 il Fondo Pier Paolo Pasolini di Roma ha cessato la propria attività e ha trasferito tutto il materiale pasoliniano custodito dal 1983 al neo-costituito Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini presso la Cineteca di Bologna].
 


Vai al sommario del Centro Studi - Archivio Pier Paolo Pasolini di Bologna
Vai al sommario di "Pagine corsare"