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00. ROMA - I luoghi di Pasolini

Pier Paolo Pasolini trascorse quasi tutta la sua vita adulta a Roma, più precisamente abitandovi dal 1950 al 1970. Questa lunga permanenza nella Capitale può essere a sua volta suddivisa. Dopo un breve e molto difficile periodo al Portico d'Ottavia, presso l'antico ghetto ebraico dal gennaio 1950, c'è il periodo della Borgata Rebibbia, a via Giovanni Tagliere (1951-53), c'è poi il periodo di Monteverde (due case, a via Fonteiana dal 1953 al 1959, poi a via Carini dal 1959 al 1964), e c'è infine il periodo dell'EUR, a via Eufrate, dal 1964 al 1970. Negli ultimi anni Pasolini si trasferì dalle parti di Viterbo, in una torre medievale che aveva acquistato. Il dato della residenza non sarebbe particolarmente significativo, come per tanti scrittori non lo è, se il rapporto di Pasolini con Roma non si fosse significativamente evoluto nel tempo. Se il periodo di Rebibbia è quello della conoscenza della città, della gente e del dialetto, quello di via Fonteiana rappresenta la presa di coscienza dell'espressività e dell'interesse letterario del vissuto, mentre da via Carini in poi
si assiste ad una sublimazione di quello stesso vissuto, non come fuga o distanziamento, ma piuttosto
come ricomposizione del suo tessuto mitico ed ancestrale. È necessariamente uno schematismo, ma penso
non tradisca più di tanto la realtà del pensiero e dell'opera di Pasolini (Carlo Santulli).