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"Pagine corsare"
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Pasolini a New York
Inaugurata a New York
la retrospettiva su Pasolini
Agenzia AISE, 29 novembre 2007

Il messaggio lanciato da Pier Paolo Pasolini attraverso ogni forma di comunicazione conosciuta verr? diffuso a New York fino al 18 dicembre prossimo, attraverso una fitta serie di iniziative dedicate al Poeta delle Ceneri, nato a Bologna, ma vissuto lungamente in Friuli, a Casarsa, terra d'origine della madre e terra che il poliedrico e complesso artista ha sempre considerato casa sua.

La retrospettiva, organizzata dalla Fondazione AIDA di Verona, ? stata inaugurata nei giorni scorsi presso l'Istituto Italiano di Cultura di New York dall'assessore alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, Roberto Antonaz, in rappresentanza della Regione, che ha sostenuto l'omaggio a Pasolini assieme ad altre istituzioni pubbliche, prima fra tutte il Ministero per i Beni e le Attivit? Culturali, ed uno sponsor privato, il Consorzio per la tutela dell'Asti spumante.

New York, Museum Of Modern ArtNel corso del lungo periodo in cui Pasolini verr? celebrato nella Grande Mela, diciassette anni dopo il ciclo di proiezioni e mostre fotografiche allestite in sua memoria al MoMa, il museo newyorkese di arte moderna, sono previste manifestazioni ad ampio respiro quali mostre del materiale utilizzato e prodotto dall'autore friulano, letture di scritti e poesie, incontri con i personaggi che hanno lavorato con Pasolini, concerti, documentari e spettacoli teatrali. Complessivamente, oltre 20 eventi allestiti tra l'Istituto Italiano di Cultura, la Film Society del Lincoln Center, il Public Theater, La Mama Experimental Theatre Club, la Casa italiana Zerilli Marim?, il Cuny Graduate Center e la Yale University.

"L'immagine e l'espressione pi? vera di Pasolini sono sempre pi? diffuse nel mondo", ha commentato Antonaz nel suo intervento inaugurale, "a testimonianza che le molte contraddizioni messe in evidenza dal pensatore e filosofo friulano nel suo lungo impegno a difesa dei diritti umani sono attuali oggi come ieri". Mettendo in evidenza il contatto estremo di Pasolini con la vita del popolo, l'assessore ha ricordato che la sua prima poesia ? stata scritta in friulano, ulteriore testimonianza del forte legame con una terra dove ha vissuto anche la tragica morte del fratello, ucciso in un conflitto tra due anime della Resistenza. "Da qui ? nata la sua concezione di comunismo eretico e libertario che lo ha reso spesso scomodo in alcuni momenti della storia italiana". "Anche per questo motivo", ha concluso Antonaz, ricordando l'istituzione della Fondazione Pasolini a Casarsa, "il Friuli Venezia Giulia lo considera uno dei suoi cittadini pi? importanti, rappresentante di questa regione in tutto il mondo".

In un messaggio letto dall?’addetta alla promozione culturale dell'Istituto Italiano di Cultura, Amelia Carpenito Antonucci, il sindaco di New York, Michael Bloomberg, si ? detto onorato di ospitare in una metropoli cosmopolita, dove si parlano oltre 170 lingue, un evento che mette in risalto la portata internazionale del personaggio Pasolini nelle sue molteplici e dinamiche vesti, esponente di spicco di un'italianit? che in America ha contribuito alla crescita culturale e sociale di New York.

Poeta, giornalista, scrittore, pittore, regista e molto altro: cos? ? stato descritto e ricordato Pier Paolo Pasolini, il narratore del dopoguerra ucciso nel 1975 quando aveva 53 anni, dai relatori intervenuti alla presentazione. Tra questi, la nipote di Pier Paolo, Graziella Chiarcossi, che ha annunciato l'uscita del nuovo libro in inglese dedicato a Pasolini, The poet of ashes (Il poeta delle ceneri), curato da Andrea Mancini e Roberto Chiesi, pubblicato dalla Titivillus Mostre Editoria di San Miniato Pisa e dalla City Lights Books Lawrence Ferlinghetti di San Francisco. Il volume, ha spiegato, "contiene una poesia autobiografica scritta nel 1966 per un giornale statunitense in cui descrive molto dell'America".

Pasolini ? stato protagonista di un cambiamento epocale che lui chiamava rivoluzione antropologica, ha sottolineato invece lo scrittore Vincenzo Cerami, presente anch?’egli all?’inaugurazione, alunno di Pasolini alle scuole medie quando il professore friulano insegnava materie letterarie. "Lui ? riuscito come nessun altro a raccontare l'Italia e gli italiani nel loro profondo, utilizzando ogni mezzo di comunicazione disponibile". Secondo Cerami, ogni sua poesia ? legata al tempo ma senza tempo, frutto di un processo di vita tormentato che lo ha portato ad essere il pi? grande poeta civile italiano, cos? come lo ha definito Moravia. "Ha votato il corpo alla vita buttando se stesso dentro la sua opera d'azione, descrivendo un popolo che amava con il dispiacere di vederlo privato dell'allegria".

Nel corso della serata inaugurale, ? stato anche proiettato il documentario "La voce di Pasolini", realizzato dal regista Matteo Cerami, mentre fino al 15 dicembre rimarranno esposte all'Istituto Italiano di Cultura le fotografie scattate da Angelo Novi sui set di "Mamma Roma", "La ricotta", "Il Vangelo secondo Matteo", "Uccellacci e uccellini" e "Teorema".

Dopo New York, la retrospettiva su Pasolini si trasferir? ad Atene prima di fare ritorno oltreoceano, presumibilmente a Toronto in Canada e a Los Angeles, negli Stati Uniti.?

Nella Grande Mela, invece, il Friuli Venezia Giulia sar? ancora protagonista nel 2008 grazie a due mostre che, sempre all'Istituto Italiano di Cultura, saranno dedicate al pittore udinese Afro Basaldella, considerato tra i massimi esponenti dell'astrattismo italiano (in programma dal 20 febbraio al 20 marzo), ed agli scrittori Italo Svevo e James Joyce che hanno fondato le proprie radici a Trieste. Quest'ultima esposizione, denominata "I giorni di Svevo", ? prevista a met? giugno, in occasione dell'anniversario de "Il mito di Ulisse".?

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INVITO ALLA LETTURA:
BRANI DI PIER PAOLO PASOLINI


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Inaugurata a New York la retrospettiva su Pasolini
Agenzia AISE, 29 novembre 2007

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