A distanza abnorme lo perdiamo nuovamente
è l'angelo caduto che ritorna al sentiero primo.
"Fui contro, fui destino, finii nel colmo
d'un campo di sabbia e polvere, malandrino.
Ma le ore di eterna solitudine che trascorsi
nell'eterna morte, furono la più dolce tra le solitudini
la redenzione d'un atto durato tutta la vita.
Quelle ore prima del sole, accorante poesia
nel vento lieve sulla carne, erano me nel popolo,
nella disgrazia sottoproletaria che mi apparteneva,
ore di vita oltre la morte, mi erano amiche
nel silenzio ovattato della mia lirica e del mio perdono.
Finì nel silenzio d'una madre sola
che aspetta il figlio rincasare,
nel pianto e nella miseria del frinire le cicale.
Povera donna che vide il mio corpo come sacco di letame",
poveri noi che ancora aspettiamo quel nulla
che da lontano grida giustizia!