1
Bisognava avere gambe forti,
eludere il passo più nostalgico
nella quiete apparente di certe albe
bianche come grembiuli di scuola
o i gridi estenuati dell’infanzia
meno agiata, più felice, quando ogni
crisi diviene un fatto risibile
se paragonato ai paradisi stinti
e vivi come foglie ancora attaccate
al ramo che si flette dondolante.
2
Una mano caduta nel vuoto,
era la sera dei miracoli
in cui tutto avviene comandato,
reazione debita e sottile,
vile costipazione,
carnalità sudata al prezzo d’un respiro.
3
La guancia caduta nel fango.
Mi ripeto i pensieri che ebbe,
quelli più vicini al cuore negro
della terra da cui sorse e volò,
e in salvezza il suo cuore si chiuse,
le carni provarono la morsa
prima del tremendo refrigerio.